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“Non diremo mai grazie!”, striscione alla Deutsche Bank

“Rappresenta il potere tedesco ed europeo, il potere dei ricchi e delle banche”, è il messaggio di Hobo, che prende spunto dall’articolo di Der Spiegel sugli italiani “scrocconi”.

29 Maggio 2018 - 17:50

“Agli scrocconi del finanzismo europeo non diremo mai grazie!”. E’ il testo dello striscione affisso oggi da Hobo davanti ad una filiale bolognese della Deutsche Bank. Spiega il collettivo: “Di recente ‘Der Spiegel’, il più autorevole settimanale tedesco, ha pubblicato un articolo che definisce gli italiani degli scrocconi, anzi ancora peggio perché almeno i mendicanti dicono grazie. Il giornale si fa portavoce dell’immagine che il governo e le banche tedesche hanno delle popolazioni sudeuropee, i Pigs (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna), acronimo coniato alcuni anni fa dai propagandisti della Troika e dell’Unione Europea. Ovviamente gli italiani a cui si riferiscono non sono i rappresentanti delle istituzioni, delle banche, delle industrie, dell’1%. Cane non mangia cane, porco non mangia porco. Con l’arroganza della razza padrona, gli sprezzanti insulti sono rivolti ai milioni di italiani che soffrono la crisi e l’austerity, che vivono nella precarietà, che si sono visti derubare i propri risparmi, che faticano ad arrivare alla fine del mese; sono rivolti a quelle centinaia di migliaia di giovani, spesso laureati, pieni di inutili titoli e frustrate aspettative, che sono costretti a emigrare per farsi sfruttare nei ristoranti e nelle imprese tedesche. Questo infame linguaggio coloniale e razzista di ‘Der Spiegel’ è lo stesso che utilizza Salvini contro altri meridionali, ieri i napoletani colerosi, oggi i clandestini irriconoscenti. Ecco perché – nel momento in cui il governo viene esplicitamente commissionato da Bruxelles e Berlino – lo scontro non è tra Salvini e Mattarella, tra sovranità italiana e subalternità alla troika europea. Lo scontro è tra noi, 99% che siamo stufi di subire la crisi, e loro, 1% che dalla crisi ci guadagnano. Per questi motivi oggi abbiamo fatto un’azione alla Deutsche Bank, rappresentante del potere tedesco ed europeo, del potere dei ricchi e delle banche”.