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No People Mover: “Dal Comune costanti menzogne”

Il Comitato: il fascicolo dei pm parte da “nostre istanze” su “sequestro preventivo dei fondi” e “inidoneità del mezzo tecnico”, nonché dalla “nostra constatazione che l’apertura del cantiere annunciata a fine ottobre è stata fittizia.”

31 Dicembre 2015 - 11:48

I soliti ignoti o i soliti noti?

Nella foto, tratta dal profilo facebook del Comitato No People Mover, l'area cantierizzata per la monorotaia: ma di veri lavori non c'è traccia)
Nella foto, tratta dal profilo Facebook del Comitato No People Mover, l’area cantierizzata per la monorotaia: ma di veri lavori non c’è traccia

I pm Antonella Scandellari e Giuseppe Di Giorgio della Procura di Bologna hanno aperto un nuovo fascicolo partendo dalle nostre istanze che vertevano sul sequestro preventivo dei fondi destinati al People Mover, sulla palese “inidoneità del mezzo tecnico” e sulla nostra constatazione che “l’apertura del cantiere” annunciata a fine ottobre 2015, è stata fittizia.

Il sospetto è che, non avendo Marconi Express rispettato realmente la data ultima di scadenza per l’avvio dei lavori, il Comune di Bologna abbia voluto ignorare questa mancanza, evitando così di escutere le fideiussioni emesse a garanzia dei lavori.

I reati ipotizzati sono abuso d’ufficio e favoreggiamento. (Art. 323 cp – 379 cp)

La documentazione raccolta dalla Procura riguarda diversi aspetti di questa vicenda, alcuni emersi proprio nelle ultime settimane. Ad esempio il 30 ottobre 2015 un documento a firma ing. Rita Finzi (Marconi Express) attesta che:

a – le banche Unicredit e Unipol dovranno assumere una nuova delibera creditizia;

b – i soci si impegnano a versare ulteriori 8 milioni di euro;

c – le delibere assunte dagli istituti di credito, sommate ai fondi investiti da CCC e TPER, raggiungono il 90,45% dei fondi necessari;

d – l’ulteriore impegno finanziario annunciato da SAB è confermato, ma si tratta ancora solo di un annuncio.

Insomma le rassicurazioni che aveva dato la Giunta ben prima del 30 ottobre 2015 erano solo parole: i soldi delle banche non ci sono ancora e quando ci saranno al massimo copriranno il 90,45% del necessario.

I pm rilevano, inoltre, che in data 30 ottobre 2015 il Comune ha stipulato un atto integrativo modificativo della concessione e che tale atto interviene sulla disciplina contrattuale precedente in modo significativo. Sempre i pm affermano che il Comune di Bologna ha proceduto omettendo apparentemente di valutare “le conseguenze dei fatti emergenti nel procedimento penale”.

Non sono cose da poco. A noi tocca sottolineare quanto questa Giunta abbia costantemente mentito ai cittadini bolognesi circa questa opera, la sua utilità e la sua copertura finanziaria.

In un periodo di vacche magre, di difficoltà, di bisogni reali che non trovano risposta, tutto questo ci sembra particolarmente grave.

Comitato No People mover