Acabnews Bologna

“No Cie”, domenica il corteo movimenterà i T-Days [+comunicati]

Oggi conferenza stampa dei promotori. La manifestazione sfilerà sotto la Prefettura, che “va avanti sulla riapertura di via Mattei nonostante il rifiuto di una città.” I nuovi comunicati.

15 Maggio 2014 - 18:47

nocienocara-x-webIl corteo contro la riapertura del Cie di via Mattei, in programma per domenica 18 maggio con partenza alle 16 da piazza XX Settembre, attraverserà il centro di Bologna (e i T-Days) sfilando lungo via Indipendenza e raggiungendo piazza Maggiore, passando anche sotto la Prefettura. Lo hanno comunicato oggi le realtà che promuovono la manifestazione, in conferenza stampa. “Nonostante il rifiuto di una intera citta’, la Prefettura- affermano i promotori- va avanti sulla riapertura di via Mattei” e questo richiede un presa di posizione “chiara” da parte di tutta la città.

Allo stesso tempo, non convince l’ipotesi dell’assessore comunale al Welfare, Amelia Frascaroli, sulla possibilità di trasformare il Cie in un centro di accoglienza. “La proposta di aprire un hub e’ preoccupante perche’ non ha nessuno statuto giuridico. L’accoglienza non puo’ essere fatta considerando queste persone come pacchi da smistare. Cosi’ come e’ stata presentata e’ una proposta incompleta”.

Intanto, alle iniziative di preparazione annunciate nei giorni scorsi si aggiunge un nuovo appuntamento per venerdì 16 maggio: dalle 17, infatti, porta San Donato diventerà  la “Porta senza frontiere” della città, nell’ambito della manifestazione diffusa organizzata per difendere Atlantide dallo sgombero. Infine, all’appello firmato da tutte le realtà promotrice seguono alcuni comunicati aggiuntivi che pubblichiamo in questa pagina.

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> I comunicati:

#CHIUSIxSEMPRE : Contro la riapertura del CIE di via Mattei

I CIE. Luoghi in cui vengono rinchiuse delle persone perché non hanno i documenti giusti in tasca. Luoghi di reclusione, di privazione, di vessazione e – fin troppe volte – luoghi di morte per i migranti che ci finiscono dentro. Luoghi in cui per uscire o per rendere visibile la propria situazione, alcune persone si sono cucite le labbra, tagliate profondamente la pelle o hanno ingoiato pile. Luoghi dell’Italia divisa dalla legge Bossi-Fini, che distingue tra persone di serie A e persone di serie B. Luoghi che servono a rafforzare il ricatto: lavora, tieni la testa bassa, perché se alzi la testa rischi di essere recluso. Anche se sei nato in Italia.

Quando abbiamo saputo che il CIE di via Mattei avrebbe chiuso, eravamo contenti. Anche se molto rimaneva da fare, almeno quella – ci siamo detti – era una buona notizia.

E adesso vorrebbero riaprirlo.

Noi siamo contrari a questa riapertura: tutti i CIE vanno chiusi. Per sempre.

Domenica 18 Maggio saremo in piazza a dire che le nuove generazioni, italiani e migranti, vogliono crescere in un futuro senza CIE e senza razzismo istituzionale, a urlare che nessuna persona può essere considerata “illegale” per il paese di provenienza o per i documenti che ha o non ha in tasca. Abbiamo una visione della società, della cultura e della politica fondata sull’uguaglianza e la coltiviamo ridisegnando mappe, sabotando confini e abbattendo quei muri, come quelli del CIE, con cui vorrebbero tenerci separati.

Tutto questo lo diremo con il rap, la nostra arma contro le barriere che ci dividono: ci troverete con la nostra musica tra le voci del corteo e con un concerto finale dopo la manifestazione.

Laboratorio On The Move

Manifestazione per impedire la riapertura del CIE di via Mattei
Domenica 18 Maggio – ore 16.00 – Piazza XX Settembre

#NoCIE #chiusiXsempre #BastaBossiFini
#MeglioIusSoliCheMaleAccompagnati 
#CittadinanzaOra

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Le vostre frontiere uccidono, chiusura definitiva dei CIE
e accoglienza degna in Europa!

La manifestazione indetta da decine di organizzazioni e movimenti cittadini contro il progetto di riapertura del CIE di Via Mattei a Bologna, acquista ulteriore senso dopo le ultime stragi nel Mediterraneo. I centri di detenzione amministrativa, per come li abbiamo conosciuti da vicino nel nostro territorio, sono un anello importante di un sistema articolato composto di misure legislative, poliziesche, militari, ma anche umanitarie, con cui a donne e uomini che decidono di sottrarsi ad un presente di conflitti, persecuzioni, miseria e sfruttamento viene impedita la libertà di muoversi e di scegliere dove ricominciare una vita nuova.

Manifestare per la chiusura definitiva di tutti i CIE significa dare una risposta concreta all’ipocrisia di Renzi e Alfano (e dell politica istituzionale in generale) che scaricano le responsabilità delle proprie politiche su un’Europa astratta. Noi crediamo e costruiamo invece con percorsi quotidiani di autorganizzazione e lotta una Europa alternativa a quella di Frontex e Mare Nostrum, ispirata alle libertà contenute nella Carta di Lampedusa. Asilo europeo, libertà di scelta, diritto di soggiorno, canali di accesso regolare sono proposte concrete per una Europa di cui facciamo parte e nella quale rivendichiamo spazio e intervento. Le mobilitazioni #Mayofsolidarity promosse da Blockupy contro l’austerità e la precarietà imposta a tutti dalla Troika sono cominciate!

Cs Tpo

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Dopo le assemblee di Bologna e Castelfranco, sabato tutti in piazza per la manifestazione contro la riapertura del CIE di Bologna, organizzata all’interno del mayofsolidarity Europeo: migranti contro la gestione politica dei permessi di soggiorno!

MANIFESTAZIONE DEI/DELLE MIGRANTI DOMENICA 18 MAGGIO – ORE 16 –
PIAZZA xx 
SETTEMBRE Bologna (Austostazione)

– Contro le cattive pratiche nel rinnovo del permesso e della carta di
soggiorno della Questura di Bologna
– Contro il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro
– Contro il razzismo istituzionale
– CONTRO L’APERTURA DEL CENTRO DI IDENTIFICAZIONE
ED ESPULSIONE DI BOLOGNA


La Questura di Bologna non rinnova il permesso di soggiorno se il padrone non versa i contributi, continua a dare permessi per ricerca lavoro di 6 mesi anche se la legge prevede che siano di un anno, non rispetta i 60 giorni per fare i rinnovi e consegna i permessi quasi scaduti, non rilascia i permessi a tutti coloro che hanno partecipato all’ultima sanatoria, non rispetta i tempi per la concezione della cittadinanza. Come se non bastasse, oggi questura e prefettura sono pronte a riaprire il Centro di identificazione ed espulsione di via Mattei, dove i migranti
sono rinchiusi per mesi per il solo fatto di non avere o di avere perso il permesso di soggiorno.

E’ ORA DI DIRE BASTA! TUTTI IN PIAZZA!

‪#‎bastabossifini‬ ‪#‎bastasfruttamento‬ ‪#‎nocie‬

Coordinamento migranti