Sono qualcuno in meno di un anno fa, ma sempre molti i bimbi che non rientrano nelle graduatorie. Rispetto all’utenza potenziale la richiesta è in lieve aumento.
In città continua ad essere alta la domanda per i nidi. Lo comunica Palazzo D’Accursio, che ha approvato due giorni fa la graduatoria per il prossimo anno educativo. Rispetto a un anno fa, le richieste sono passate da 2586 a 2547, ma non si tratta di un pur lieve calo in termini relativi, dato che l’utenzia potenziale (i bambini da 0 a 3 anni) è calata di circa 100 unità. Insomma, il Comune continua a non riuscire a far fronte alla necessità, anche se il numero degli esclusi è in trend negativo da qualche anno (965 nel 2011, 828 nel 2012).
In altre città emiliano-romagnole si sta registrando invece un calo di richieste, e viene generalmente imputato alla crisi. Bologna, però, è tra le poche ad esentare totalmente dalla retta le fasce più basse di reddito, e il fatto che qui la domanda di posto negli asili nido aumenti probabilmente indica che la situazione economica generale non fa che rendere più problematico occuparsi dei figli, quando questo implica rinunciare per lungo tempo a un reddito: sono infatti sempre meno diffuse le tipologie contrattuali tali da tutelare la maternità e la paternità.