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Mostra Escher, “scaricabarile sulle paghe da fame”

Gli organizzatori dicono di aver chiesto “spiegazioni” sulle retribuzioni da 3,80 euro l’ora alla società che fornisce il personale. Vag61: “Logica ‘grande evento’ colpisce ancora, responsabilità è sempre di qualcun altro”.

20 Marzo 2015 - 12:48

(foto Zic.it)“Il ‘grande evento’ colpisce ancora: sfruttamento e precarizzazione. E, ingrediente finale, il solito scaricabarile”. Così Vag61, su Facebook. commenta le dichiarazioni rilasciate dagli organizzatori della mostra su Escher, in corso a Bologna, sulle paghe da 3,80 euro l’ora. “Ben 5.000 presenze in un solo weekend. La retrospettiva su Escher in corso a Palazzo Albergati macina visitatori. E biglietti. Da 13 euro. Peccato che, come denunciato dal Laboratorio per lo sciopero sociale nel giorno dell’inaugurazione, c’è chi lavora in quella sede per la miseria di 3,80 euro all’ora. Il ‘grande evento’ colpisce ancora: sfruttamento e precarizzazione. E, ingrediente finale, il solito scaricabarile. Attraverso un articolo del Corriere di Bologna di due giorni fa, infatti, sulla faccenda dei 3,80 euro trapela un certo imbarazzo da parte degli organizzatori della mostra. Che, guarda caso, risolvono allontanando da sè il problema: ‘Noi abbiamo un contratto con una società di Milano, l’ Alfa, che fornisce e paga personale in tutta Italia. Il nostro range va dai 9 ai 14 euro l’ ora, ma ora, anche per un danno d’ immagine che stiamo avendo, abbiamo chiesto spiegazioni e delucidazioni sulle retribuzioni versate ai ragazzi. L’importante è che le tariffe siano legali, poi ci sono anche i ragazzi che accettano’. Già, quando le magagne vengono fuori”, scrive il centro sociale, “le responsabilità sono sempre di qualcun altro. E intanto, si stacchi pure un altro biglietto: vale più di tre ore di lavoro, non sciupatelo”.