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Morte alla Dozza, caso subito verso l’archiviazione ma l’avvocato chiede la cartella clinica

Dopo appena tre giorni il pm è orientato a far chiudere il caso. Ma l’avvocato del detenuto, morto per un infarto, vuole vederci più chiaro e chiede di accedere alla cartella clinica.

03 Settembre 2010 - 21:11

Sono bastati tre giorni alla Procura di Bologna per decidere di archiviare la morte di Pietro Folgieri, il detenuto di 44 anni deceduto nel carcere della Dozza subito dopo essersi sottoposto ad una visita medica. E’ questo, infatti, l’orientamento dei magistrati bolognesi.

L’uomo si e’ accasciato al suolo mentre stava facendo rientro in cella dall’infermeria, dove era stato appena visitato su sua richiesta: non si sentiva bene, lamentava dolori al braccio e aveva chiesto un controllo. In infermeria, stando a quanto riferito dalla direttrice del carcere Ione Toccafondi all’indomani dell’accaduto, il 44enne e’ stato visitato dagli infermieri, che gli hanno fatto un controllo sulla pressione (negativo) e poi lo hanno congedato, senza ritenere opportuno allertare il medico, che si trovava al piano di sotto.

Poco dopo essere uscito dall’infermeria, Folgieri si e’ accasciato in corridoio, a pochi passi dalla sua cella. La morte e’ stata “fulminante”, ha ripetuto piu’ volte Toccafondi, tanto che l’intervento del medico (chiamato subito dopo che l’uomo e’ caduto a terra) e del 118 non hanno potuto salvarlo. L’autopsia, eseguita l’altro ieri su disposizione del pm, ha indicato come causa di morte un collasso cardiocircolatorio avvenuto in una severa coronaropatia, anche in presenza di placche. “In passato non aveva manifestato problemi cardiaci- ha spiegato Toccafondi- ma soffriva di pressione arteriosa elevata”.

Con l’archiviazione, però, si rischia di non poter accertare se durante la visita si potesse fare di più,  se si potesse intuire che era in atto un infarto o se il medico avrebbe dovuto essere chiamato. L’avvocato di Folgieri, ad esempio, vorrebbe vederci più chiaro. “Sicuramente faro’ richiesta di avere la cartella clinica del mio assistito, per capire se avesse o meno dei pregressi disturbi cardiaci e per verificare la tempestivita’ dell’intervento di lunedì”, afferma il legale. La famiglia Folgieri ha problemi economici e sta cercando aiuto per le spese del funerale e questo potrebbe essere un ostacolo, spiega l’avvocato, ma non si esclude che più avanti possa esserci da parte dei parenti la volonta’ di capire meglio la dinamica del decesso. “A me non risulta che Folgieri fosse malato di cuore”, dice il legale, che l’ultima volta lo ha incontrato ad aprile, in occasione di un’udienza del processo.  L’avvocato vuole quindi chiedere la cartella clinica “per verificare lo stato di salute di Folgieri, se avesse ricevuto le cure opportune e la tempestivita’ della visita di lunedi’, quando l’avro’ in mano la faro’ vedere a un medico di fiducia e poi vedremo il da farsi”.