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Modena / Alcar Uno, dopo gli scontri i facchini bloccano la statale

Prosegue la protesta dei 55 lavoratori licenziati dall’azienda di carni. In seguito alle manganellate sul presidio in tanti si sono spostati sulle strade della zona industriale ed effettuato blocchi selvaggi.

17 Marzo 2017 - 18:59

(da Infoaut

Stamattina i cancelli del’ Alcar Uno sono stati bloccati nuovamente dai lavoratori, dopo che ieri sono stati braccati, gasati e poi inseguiti dalla polizia. A partecipare al blocco anche delegati del sindacato SiCobas e solidali provenienti da Modena e non solo. Dopo non molto tempo, intorno alle nove circa, la polizia ha forzato il picchetto respingendo i lavoratori con scudate, per liberare l’ingresso. Da lì gli scioperanti, oltre a protestare per l’ennesima aggressione poliziesca ai loro danni, han cominciato a dividersi in gruppetti che si sono mossi lungo la strada effettuando blocchi selvaggi.

Nonostante fosse stato liberato il cancello secondario per far passare i mezzi, l’attività non è ripresa proprio per i blocchi nella statale e nelle strade circostanti dove sono dislocate altri punti di macellazione e distribuzione di carni, dunque immobilizzando l’intero distretto. Quindi lo sgombero poliziesco ha avuto come unico effetto un blocco ancora più forte e incisivo, durato fino alle due e mezza di pomeriggio, con code chilometriche e forti disagi alla circolazione locale. Se da una parte quindi le istituzioni e i Levoni si ostinano a non dare alcun segnale di voler andare a trattative, lasciando senza risposte i 55 laoratori licenziati, la giornata di oggi segna un passo importante per la lotta, mostrando tutta la combattività di cui gli scioperanti sono capaci. Anche per i crumiri presenti nel magazzino è stata una giornata dura, dato che a più riprese han tentato di uscire di nascosto, non riuscendoci, con i Levoni che han dovuto far arrivare un camioncino con dentro delle pizze per farli sfamare.

Dopo le cariche, le manganellate, i lacrimogeni e gli inseguimenti di ieri, oggi la polizia è andata in grossa difficoltà per via della dinamicità dei lavoratori. Se non ci saranno segnali da parte dell’azienda, la lotta promette di continuare a oltranza, mentre si profila la quarta settimana di presidio permanente davanti ai cancelli.