Acabnews Bologna

Minime a – 1 e massime a 4, quando scatterà l’allerta gelo?

I posti destinati dal Piano Freddo del Comune di Bologna ai senza tetto sono già finiti, ma c’è ancora molta gente che dorme in strada.

13 Dicembre 2012 - 21:50

Mattina presto, nel cortile di Vag61, vicino al dormitorio di via Sabatucci, ci sono due ragazzi magrebini che dormono sotto una montagna di coperte e materassi impregnati di umidità.
Interpellati, dicono di essersi già accreditati al Centro diurno di via del Porto, ma gli operatori hanno detto loro che, fino al 18 dicembre, di posti non ce ne sono e, quindi, si dovranno arrangiare.

La notizia viene confermata dalle unità di strada delle associazioni di volontariato che vanno in giro di notte a prestare assistenza e aiuto alle persone che dormono all’addiaccio. I volontari che distribuiscono coperte, bibite calde e qualcosa da mangiare, vivono una profonda frustrazione. Le persone chiedono posti letto al riparo dal freddo, ma loro sanno che i posti letto sono esauriti.
Il Comune ha detto che ne aggiungerà altri 25, quando scatterà l’allerta gelo della Protezione Civile.

Domanda: la temperatura minima a -1 e la massima a 4 gradi è ancora al di fuori da questa allerta?
E comunque: il Comune ha un quadro preciso di quante persone dormono ancora in strada e sa benissimo che 25 posti sono assolutamente insufficienti.

Di commentare questa situazione indecente ormai non ne abbiamo più voglia. E’ chiaro che i provvedimenti dell’Amministrazione comunale, rispetto a queste situazioni di estremo disagio, sono assolutamente inadeguati. E’ ormai lapalissiano che, a Palazzo d’Accursio, i “colpi di reni” li danno soltanto quando si tratta di sgomberare dei poveracci che vivono in baracche di emergenza, come è avvenuto la scorsa settimana.

Questa Giunta, per quanto riguarda gli interventi sul disagio sociale, è la peggiore tra quelle che si sono succedute negli ultimi decenni. E non si venga a dire che è solo un problema di tagli, qui manca pure la sensibilità minima, quella che fa dire se una città può dichiararsi “solidale” o ritenersi “respingente”. Sotto le Due Torri ci sono tanti campioni della seconda opzione.