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Migranti: “Dopo le promesse, aspettiamo le risposte”

Comunicato del Coordinamento Migranti sull’incontro con la vicepresidente della Regione, incentrato sull’istituzione di un tavolo contro le “male pratiche” di Questure e Prefetture: “Non ci accontenteremo di sentirci dire che ci sono difficoltà burocratiche”.

22 Giugno 2015 - 11:33

Disponibilità e promesse: ora attendiamo risposte

Corteo migranti (foto di Giulio Cicanese, repertorio Zic.it)Come annunciato durante la manifestazione del 13 giugno, venerdì scorso, 19 giugno, il Coordinamento migranti ha incontrato la vicepresidente e assessore alle politiche di welfare e politiche abitative Elisabetta Gualmini, assieme a due tecnici dell’immigrazione. Una delegazione di migranti provenienti da tutta la regione ha discusso i punti centrali della lettera pubblica inviata nelle scorse settimane. Alla richiesta di un tavolo con i dirigenti di Questure e Prefetture della regione, la vicepresidente si è impegnata a verificarne immediatamente la possibilità. Sulla questione dell’accoglienza e dei rifugiati, la Regione ha difeso il suo impegno e la sua buona volontà nel rispondere all’“emergenza”. Ma, invece di dichiarare a mezzo stampa il pericolo di “rimanere sommersi”, la Regione Emilia-Romagna dovrebbe sostenere attivamente quegli amministratori che pur essendo in prima linea nella gestione degli arrivi hanno almeno il coraggio politico di mettere in discussione le leggi esistenti che, a dispetto della retorica, producono illegalità sulla pelle dei migranti. A noi resta evidente che le condizioni attuali dei migranti non dipendono solo dai progetti, dai posti nelle strutture o dalle “attività di integrazione”, ma dalla necessità prima di tutto di permessi di soggiorno che garantiscano a chi arriva qui e a chi ci vive da anni il tempo per organizzare la propria vita. Se come è stato detto dalla vicepresidente la questione dell’immigrazione è stata accantonata a livello nazionale, noi pensiamo che sia necessario che chi ha il compito di occuparsene nei singoli territori si faccia carico della responsabilità di rimetterla al centro, a partire dalle condizioni concrete dei migranti, che non possono essere delegate ad altre voci o risolte tecnicamente.

Proprio per questo, dopo le promesse e la disponibilità, ci aspettiamo la risposta della Regione sul tavolo con Questure e Prefetture e non ci accontenteremo di sentirci dire che ci sono difficoltà burocratiche di comunicazione tra i vari uffici pubblici che dovrebbero affrontare la questione migrante. Vogliamo che il tavolo sia convocato prima dell’estate perché i migranti di parole ne subiscono fin troppe e non sono più disposti ad aspettare altro tempo.

Coordinamento Migranti