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Merola: “Per Làbas soluzione transitoria entro due mesi”

Il collettivo: “Il sindaco si assume l’impegno formale e pubblico che fortemente abbiamo preteso in queste settimane e che non esitiamo a definire una straordinaria conquista di tutta la città”.

08 Settembre 2017 - 19:04

Il sindaco Virginio Merola, in una lettera inviata a Làbas, scrive: “A partire dai prossimi giorni sono disponibile ad intraprendere un percorso per individuare una soluzione transitoria entro due mesi”. Contemporaneamente, Merola ribadisce l’intenzione di “avviare un percorso generale di coprogettazione sugli spazi, a partire della porzione dell’ex Staveco compatibile con usi culturali e ricreativi”. A diffondere le parole del sindaco, alla vigilia della manifestazione in programma per domani per rispondere allo sgombero dell’8 agosto, sono gli stessi attivisti di Làbas. Questo il commento del collettivo: “Il sindaco Virginio Merola ha risposto ad una nostra lettera assumendo un impegno formale e pubblico che fortemente abbiamo preteso in queste settimane e che non esitiamo a definire una straordinaria conquista di tutta la città. L’unico modo per ricucire la ferita che si è aperta con lo sgombero di Làbas era infatti quello che l’amministrazione si facesse carico di trovare una soluzione entro la manifestazione del 9 settembre. L’impegno del Sindaco accoglie le nostre tre richieste: 1) avere una continuità temporale per evitare che l’esperienza di Làbas venga dispersa irrimediabilmente nella sua energia; 2) avere la possibilità di poter usufruire di uno spazio adatto a contenere la complessità progettuale e la sinergia che i progetti stessi hanno sviluppato negli anni; 3) che questo spazio sia collocato nel Quartiere Santo Stefano dove Làbas è nato e nel quale tessuto sociale si è inserito. Nell’incontro del 29 agosto non c’era stata prospettata alcuna soluzione temporanea che facesse da ponte alla Staveco. Oggi, grazie alla campagna #RiapriAMOLàbas di queste settimane, la straordinaria solidarietà ricevuta, le migliaia di persone che si sono mobilitate per far sì che Làbas possa avere di nuovo una casa, la soluzione temporanea c’è”.

Aggiunge Làbas: “Tuttavia, questo è solo l’inizio di un processo politico che ha coinvolto un ampio pezzo di Bologna e non solo, fatto di liberi cittadini, associazioni, sindacati, organizzazioni politiche e centri sociali, che è andato ben oltre Làbas parlando di un’altra idea di città. Affinché tutto questo possa concretizzarsi e questo processo politico possa continuare a trasformare la nostra città, la manifestazione di domani sarà una tappa determinante del nostro percorso. La manifestazione sarà una grande giornata di democrazia, di partecipazione e di festa. Una festa che non dimentica gli sgomberi, le speculazioni edilizie, le scelte politiche scellerate, l’incapacità della politica di leggere i bisogni della società. Una festa che nasce da una giornata di resistenza e conflitto sociale come è stata quella dell’8 agosto. Una festa che ha lo sguardo rivolto alla Bologna del futuro, alla Bologna che vogliamo, alla Bologna che già stiamo costruendo. Ci vediamo in piazza più determinati di prima”.