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Mense, il Comune liquida Seribo: genitori preoccupati

Servizio a bando. Domani si riunisce l’Osservatorio mense (“Non escludiamo mobilitazioni”), martedì Usb (“Non si smantelli welfare”) e Ross@ (“Giunta come il peggiore degli imprenditori”).

22 Gennaio 2015 - 17:45

Mensa scolastica (foto da flickr mikecogh)Il Comune ha annunciato che liquiderà Seribo, la società controllata al 51% che rifornisce la refezione scolastica, per mettere il servizio a bando. Secondo Palazzo d’Accursio, ciò servirà a migliorare la qualità del servizio e ridurre le tariffe. “Siamo molto preoccupati per questo cambiamento repentino dell’amministrazione”, dicono i genitori dell’Ossrvatorio mense scolastiche: “Non è escluso che si possa optare per iniziative di mobilitazione, non e’ esclusa nemmeno l’ipotesi di avviare anche il boicottaggio di Camst”, finora socio privato dentro Seribo.

I genitori si riuniranno domani alle 20.30 in via Andreini 18: “Cercheremo di dare tutte le informazioni possibile alle famiglie, discuteremo i pro e i contro della scelta dell’amministrazione. e chiederemo al Comune tutte le informazioni possibili dato che finora, negli incontri avuti, non si era parlato di rivedere il modello di gestione delle mense”.

Netta contrarietà arriva da Usb: il sindacato “non ci sta all ennesimo smantellamento di un pezzo di welfare che produce utili, come Seribo. E’ evidente che quelli dichiarati ieri e le dichiarazioni dell’assessore Pillati, molto loquace con i giornalisti e muta al tavolo di confronto, sono i presupposti per smantellare tutte le partecipate con la logica neo-liberista a favore del mercato degli amici degli amici”. Per martedi 27 gennaio alle 20.30, presso la sede di via Finelli 3/f, Usb convoca una riunione per “aprire un percorso che porti a una mobilitazione cittadina” a difesa del welfare cittadino “aperta a tutte quelle forze sociali e politiche, comitati cittadini e singole persone che si renderanno disponibili”.

Un  altro appuntamento è promnosso da Ross@, sempre martedì 27, alle ore 21.00 presso la sede dell’Hub di Via Serra 2/G: “La Giunta Merola -scrive il collettivo – si comporta come il peggiore degli imprenditori. Il copione è sempre lo stesso: prima si peggiora il servizio e poi si dice che è necessario cambiare per migliorare. In questi anni l’amministrazione comunale ha favorito così la socia privata Camst lasciandogli le redini delle mense, nessun ammodernamento per i centri pasto, tariffe tra le più alte in Italia e utili, non reinvestiti, superiori a 5 milioni. Questo sulla pelle dei bambini e delle loro famiglie”.

Prosegue la nota: “Respingiamo le false ragioni della Giunta Merola per l’ennesima privatizzazione di un servizio fondamentale che comporterà anche la “cessione” dei lavoratori che con un cambio di gestione si vedrebbero così applicare le nuove norme del Jobs Act”.

“Un’alternativa c’è – rileva infine Ross@ – ed è la completa reinternalizzazione del servizio mensa con una società in house totalmente pubblica che garantisca qualità dei pasti e tariffe minori. È necessario contrastare questa politica di dismissione di ogni cosa pubblica, costruire mobilitazione per la difesa dei servizi pubblici diventa oggi una questione prioritaria”.