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Mensa, studenti davanti al Rettorato durante il Senato Accademico [foto]

Il Cua anche oggi in mobilitazione contro il caro-mensa durante la riunione dell’organo universitario: “Se la contrattazione non si apre effettivamente, la mobilitazione non andrà in vacanza.” La prorettrice: “Verrete contattati entro una settimana”.

14 Dicembre 2016 - 18:45

Cua in rettorato (foto Zic)Oggi nuova giornata di rivendicazione degli studenti in lotta contro il caro mensa, in occasione della riunione del Senato Accademico. Il ritrovo è stato fissato davanti al civico 36 di via Zamboni, dove al megafono sono state scandite le parole che da settimane vengono pronunciate dagli attivisti: “Vogliamo una data e un luogo per il tavolo di contrattazione in cui verranno finalmente messi al centro i bisogni degli studenti: in primo luogo vogliamo che venga abbassato il costo della mensa.” Infatti “l’accesso all’alimentazione è sempre più quello che hanno in mente gli ideatori di F.i.Co” – dicono gli studenti riferendosi alla mobilitazione che ha visto nei giorni scorsi scendere anche loro in piazza contro la Bologna “city of food” – “dove si attua sempre più una divisione classista fra chi può accedere a un certo tipo di cibo e chi no”.

Dopo essersi spostati davanti all’ingresso del Rettorato, gli studenti hanno consumato ancora una volta il pranzo sociale, stavolta sul bancone che precede l’ingresso alla sede universitaria, con queste parole: “Là dentro, nel Senato Accademico, si sta svolgendo una riunione nella quale si dovrebbe sentire anche la voce di noi studenti. Vogliamo che la prorettrice Trombini scenda a parlare con noi, vogliamo sapere se fa promesse a nome dell’Università senza poterle mantenere”.

La prorettrice – dopo una lunga attesa – si è quindi presentata per parlare con gli studenti: per buona parte del colloquio la discussione si è concentrata su chi avesse voce in capitolo sulle questioni sollevate dal collettivo (se l’Università di Bologna, la consulta regionale, o l’ente per il diritto allo studio), ma sul finale la prorettrice si è sbilanciata dicendo agli studenti che “entro la prossima settimana saranno contattati dalla presidente del consiglio studentesco, che è in contatto con la consulta regionale, per discutere nel merito delle proposte”.

Cua in rettorato (foto Zic)Nel pomeriggio il Cua ha diffuso un comunicato che recita: “L’avevamo detto: se non fosse stata comunicata la data della contrattazione, saremmo tornati noi a bussare alle porte dei responsabili. Così, dopo aver allestito un pranzo sociale e chiesto a gran voce che il senato desse spazio alle nostre istanze, la prorettrice Trombini è scesa al presidio. Inizialmente ha portato soltanto stucchevoli argomentazioni per giustificare l’assenza, ad oggi, di una contrattazione. Finito il miserere iniziale, è stata costretta – visto l’imbarazzo in cui deve trovarsi chi, a promesse fatte pubblicamente, poi non le mantiene – a fissare per settimana prossima l’ufficializzazione del luogo e della data in cui si metteranno nero su bianco le soluzioni da apportare al problema dei prezzi dei pasti in mensa…staremo a vedere! Se l’Università ed Ergo pensano che le festività natalizie fiacchino o spezzino la lotta si sbagliano di grosso! Non ci aspettiamo doni sotto l’albero, e non ne porteremo al loro! Nessuna pausa: se la contrattazione non si apre effettivamente, la mobilitazione non andrà in vacanza. Aspettiamo dunque per settimana prossima la convocazione, qualora dovesse essere l’ennesimo (ed ultimo) temporeggiamento, non ci fermeremo ed andremo avanti fino alla vittoria!”