Acabnews Bologna

Mensa, se l’ateneo prende tempo gli studenti pranzano in rettorato

Non è stato ancora fissata una data per il tavolo di contrattazione sociale sul caro mensa. Secondo la prorettrice a tardare è la consulta regionale. Cua: “Nessun passo indietro”.

22 Novembre 2016 - 18:44

cua“Quest’oggi siamo tornati in piazza con un altro pranzo sociale, questa volta al rettorato in via Zamboni 33 durante il senato accademico”. Ne danno notizia gli studenti del Cua in una nota.

“Una nuova iniziativa – prosegue il collettivo dopo aver strappato alla Prorettrice Trombini la possibilità di aprire un tavolo di contrattazione sociale con noi, gli studenti e le studentesse che da mesi lottano contro il caro mensa. Ad oggi non ci sono ancora stati comunicati nè la data, né il luogo di questo tavolo nonostante l’assunzione di responsabilità presa dalla prorettrice. Avevamo detto che avremmo vigilato sull’operato dell’università tenendogli il fiato sul collo, ed è proprio per questo che abbiamo deciso di allestire il pranzo di oggi in rettorato. Abbiamo ribadito con determinazione quelle che sono le nostre istanze e la necessità di un tavolo e proprio grazie a questa determinazione siamo riusciti a far scendere nuovamente la prorettrice agli studenti, Elena Trombini, chiedendogli chiarimenti rispetto all’ennesimo temporeggiamento da parte dell’università. La storia non cambia: l’università passa la palla alla consulta regionale che (secondo le parole della Prorettrice) dovrebbe esprimersi sulla data ed il luogo del tavolo. In questa situazione non abbiamo alcuna intenzione di fare un passo indietro: si continuerà a monitorare la situazione fino a quando non si aprirà questo tavolo di contrattazione!”.

Conclude il collettivo: “Vogliamo continuare a mobilitarci ed è con dei punti fermi e rigidi che andremo ad affrontare la contrattazione sociale quando finalmente si concretizzerà: vogliamo la zona universitaria libera dalla presenza poliziesca e che tutti e tutte gli studenti e le studentesse di Bologna abbiano la possibilità di accedere ad un pasto ad un prezzo dignitoso ed accessibile. Punti fermi e rigidi che porteremo anche il 27 Novembre a Roma nella manifestazione per il “NO a Renzi”, facendo sentire a gran voce il rifiuto a questa condizione che viviamo nell’università del 2016″.