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Mensa, nuovo pranzo sociale “con il fiato sul collo all’Unibo”

Ancora nessuna data per il tavolo di contrattazione con l’ateneo, Cua: “Sono incapaci di gestire un bisogno primario, porteremo mobilitazione in Rettorato il giorno del Senato Accademico”.

07 Dicembre 2016 - 18:22

foto ZicOggi nuovo pranzo sociale davanti alla mensa di piazza Puntoni, per stare con “il fiato sul collo” dell’Università e chiedere subito risposte sulle promesse della prorettrice a prendere in considerazione le richieste degli studenti. Con un rapido corteo che si è mosso da via Zamboni, gli studenti hanno ribadito al megafono le ragioni della protesta: “L’Università ancora non riesce a mettere in campo soluzioni. Oggi siamo qui ancora una volta per consumare un nuovo pranzo sociale insieme alla Rete Eat the Rich, per dimostrare che quello che chiediamo è possibile.” Davanti allo schieramento di polizia posto di fronte all’ingresso della mensa gli studenti hanno quindi lanciato un nuovo appuntamento per il 14 dicembre, data in cui si svolgerà la riunione del prossimo Senato Accademico, per ribadire che la richiesta è ancora quella di una mensa finalmente accessibile a tutte e tutti le studentesse e gli studenti.

Così il Cua in un comunicato diffuso nel pomeriggio: “Nelle scorse settimane, grazie alla tenacia degli studenti, siamo riusciti a mettere la prorettrice nella condizione di aprire un tavolo di contrattazione. L’Università, purtroppo, va avanti nel suo immobilismo dimostrando la sua totale incapacità nel gestire un bisogno primario come l’accesso al cibo per noi studenti. Insomma, aldilà delle belle parole i fatti ancora non parlano. Non possiamo più aspettare, vogliamo che la prorettrice dia seguito agli impegni presi di fronte agli studenti: mensa accessibile e demilitarizzata! Vogliamo dare un accelerata ai tempi lunghi dell’UniBo e stargli con il fiato sul collo per verificare che veramente i bisogni degli studenti vengano messi al primo posto. Per questo porteremo la mobilitazione dentro il rettorato nel giorno in cui si riunirà il senato accademico, affinchè anche quest’organo si renda conto delle insufficienze di questa amministrazione e si esprima nel merito delle istanze poste dagli studenti. Vogliamo la data e il luogo del tavolo di contrattazione.”