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Matrioske sui muri verso #lottomarzo, e domani Non Una di Meno va in piazza

Sono apparse ieri mattina. Prosegue intanto il calendario della mobilitazione femminista. Pubblichiamo inoltre gli attestati di solidarietà alla Consultoria occupata da parte di spazi sociali e collettivi.

07 Marzo 2017 - 19:21

Ieri mattina “Bologna si è risvegliata invasa da matrioske giganti e baloon contenenti le rivendicazioni delle attiviste di Non Una di Meno per lo Sciopero globale delle donne del prossimo 8 marzo. Dagli ospedali ai consultori, dalle agenzie interinali alle sedi universitarie, dagli asili nido ai luoghi pubblici come parchi e mercati, i simboli del movimento Non Una Di Meno sono stati affissi in luoghi significativi della città per ricordare che la battaglia femminista contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere mira a una trasformazione radicale e strutturale della società. Tanti messaggi per ricordare le rivendicazioni del movimento: centralità dei centri antiviolenza femministi nella lotta contro la violenza di genere, applicazione della convenzione di Istanbul, aborto libero, sicuro e gratuito e cancellazione dell’obiezione di coscienza dalla legge 194, ripensamento ed ampliamento del welfare, educazione alle differenze nelle scuole di tutti gli ordini e gradi, permesso di soggiorno e diritti per le e i migranti e cittadinanza immediata per tutte le persone nate in Italia. E tante altre istanze che animano il Piano femminista antiviolenza, che migliaia di donne da ogni parte d’Italia stanno scrivendo insieme, in un percorso collettivo che si allarga sempre di più”, queste le parole del coordinamento bolognese di Non Una di Meno, che nella notte fra domenica e lunedì ha affisso i manifesti in preparazione dello sciopero in vari luoghi della città, e ha successivamente diffuso immagini e video dell’attacchinaggio.

In vista dello sciopero de Lottomarzo di domani crescono inoltre le adesioni e le iniziative di collettivi, sindacati di base e associazioni. Alle 8.30 di domani mattina avrà luogo la “Favolosa Processione della Sacra Vulva”, che da piazza di Porta Santo Stefano si muoverà verso piazza Maggiore “portando in piazza il suo Sapere e il suo Piacere, per condividerlo con tutt*.” L’Unione sindacale di base dell’Emilia Romagna dà invece appuntamento alle scioperanti alle 8.30 a Bologna davanti all’Inps di via Gramsci per un volantinaggio, per poi muoversi tutte insieme verso Piazza Maggiore e raggiungere il concentramento comune: “Per dire basta alla violenza maschile sulle donne, alle discriminazioni di genere e alle molestie nei luoghi di lavoro, ai femminicidi; contro le discriminazioni salariali di genere, fatte di livelli contrattuali più bassi, di una retribuzione fino al 20% inferiore a quella degli uomini a parità di mansione, di ricorso massiccio al part-time involontario, di lavori non qualificati nonostante una maggiore scolarizzazione, di richiesta di dimissioni in bianco all’atto dell’assunzione, di maggiori contratti atipici e precari da giovani e di pensioni da fame in vecchiaia; per rivendicare il diritto a servizi pubblici gratuiti ed accessibili, al reddito sociale, alla casa, al lavoro e alla parità salariale; all’educazione scolastica, alle strutture sanitarie pubbliche – a cominciare dai consultori – libere da obiettori; alla formazione di operatori sociali, sanitari e del diritto; per affermare il diritto all’autodeterminazione e all’interruzione di gravidanza gratuita e sicura; per il riconoscimento ed il finanziamento dei centri antiviolenza ed il sostegno economico alle donne che denunciano le violenze. Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo!”

Anche il Sindacato generale di base della scuola invita allo sciopero di domani con appuntamento alle 8.30 sotto le due torri in piazza di Porta Ravegnana, con la parola d’ordine: “L’otto marzo chiudiamo le scuole a Bologna!” Così il comunicato: “La scuola scende in piazza l’otto marzo a Bologna, come in tutte le più importanti piazze d’Italia, per una grande giornata di lotta! L’8 marzo tantissime scuole chiuse e appuntamento sotto le due torri, in P.zza Ravegnana alle 8,30 per il corteo organizzato da Sgb che passerà per Confindustria, per rivendicare migliori condizioni di lavoro e si unirà in piazza Maggiore per sostenere lo sciopero globale della donna, lanciato dal movimento ‘Non una di meno’. Il Sindacato Generale di Base Sgb ha convocato sciopero generale di tutte le categorie di tutte le lavoratrici e i lavoratori l’8 marzo per supportare la rivendicazione globale tutta al femminile, promossa dal movimento Non una di meno contro la violenza della donna a 360 gradi, in tutti i settori e in tutti i paesi del mondo. Le donne sono, senza dubbio, fra tutte le categorie, le più discriminate sui posti di lavoro; le prime a subire gli abusi di chi è al potere: dalla molestia al compromesso per esercitare il diritto alla maternità, pagando con minor salario, minore avanzamento di carriera, minori pretese in generale e in molti casi anche con lo stesso posto di lavoro. Nella scuola le donne costituiscono l’80% dei lavoratori e non a caso, sulla scuola, da un bel po’ di anni, si sono abbattute svariate riforme che hanno portato a condizioni di lavoro sempre più precarie con contratti bloccati da 8 anni e mobilità forzate, con l’applicazione della legge 107 che trasforma la scuola in azienda e i Dirigenti Scolastici in Presidi Manager con i quali doversi mostrare ‘flessibili’ per garantirsi il posto. Rifiutiamo la violenza degli ultimi 8 schiaffi dell’applicazione delle deleghe che portano a compimento il disegno di legge della ‘Buona scuola’ che non hanno nessun contenuto migliorativo, ma solo quello di ridurre indiscriminatamente la spesa pubblica (si risparmia persino sul diritto allo studio dei disabili!) e privatizzare ulteriormente l’istruzione.

Scendiamo in piazza per dare un forte segnale al governo e dire che lavoratrici e lavoratori della scuola chiedono aumenti salariali veri, non le briciole contenute nel preaccordo del 30 novembre, a dir poco scandalose considerati i 20 miliardi stanziati per risanare le banche. SGB sostiene le lotte per la tutela dei diritti di tutte le lavoratrici della scuola, che hanno un ruolo importantissimo e determinante nella costruzione di un’educazione nel rispetto di tutti i generi e nel ripudio totale della violenza.”

Inoltre, si registrano nuovi attestati di solidarietà all’occupazione della Consultoria Transfemminista Queer di via Menarini, oggi al terzo giorno di attività e che si prepara anch’essa a scendere in piazza per lo sciopero di domani. Queste le parole del collettivo Mujeres Libres nel giorno dell’occupazione: “Invitiamo tutte/i/* coloro che mettono al centro la lotta contro il sessismo e la violenza maschile a partire da sé, dal proprio vissuto e dalla decostruzione dei propri privilegi, a sostenere la Consultoria transfemminista queer e a partecipare alle assemblee, ad allargare il processo per portarlo nella piazza Lottomarzo e oltre.” Così Vag61 nella mattinata di ieri: “Salutiamo con grande piacere la nascita della Consultoria TransFemminista Queer in via Menarini 1! Un nuovo spazio autonomo e autogestito dove poter parlare e sperimentare pratiche di autodeterminazione contro sessismo e violenza maschile, verso lo sciopero dei e dai generi dell’8 marzo.”

Sulla propria pagina facebook, Social Log scrive: “Social Log saluta con entusiasmo l’occupazione della Consultoria TransFemminista Queer di via Menarini! Crediamo che la libertà di autodeterminare le forme della propria affettività e di affermare un pieno diritto alla salute non possa passare da una vuota richiesta di diritti nel momento in cui le istituzioni si fanno di nebbia di fronte alle conseguenze della crisi dell’economia e del welfare. Tempo fa dicevamo e diciamo con convinzione ancora oggi che “senza casa non si può amare” e aggiungiamo che non ci si può prendere davvero cura dei bisogni e dei desideri, anche per questa ragione salutiamo con solidarietà la Consultoria TransFemminista Queer che ieri ha conquistato un nuovo spazio: i progetti, le pratiche e le istanze che muovono questa esperienza a Bologna devono avere una casa, è una ricchezza di cui non si può fare a meno! Conquistare e difendere i propri diritti fuori dalla normatività neoliberista parte allora dal riappropriarsi di spazi in cui autorganizzare la propria lotta, in modo da fornire una alternativa reale alle soggettività non compatibili che vivono nel nostro territorio. Tra le battaglie in università e la grande giornata di solidarietà a fianco di XM24 e degli spazi di autogestione, l’occupazione della Consultoria è per noi un ulteriore pezzo di libertà strappato alla voglia di deserto sociale promosso dalle istituzioni cittadine, un altro segnale di irriducibilità ad una governance poliziesca che fa di ogni rivendicazione sociale una questione di ordine pubblico e che già domani punta ad una nuova giornata di resistenza, in questo caso agli sfratti, dando appuntamento alle 6am in via Caracci. Saremo felici di portare il nostro costante appoggio alle attività previste dentro e fuori la nuova occupazione, a partire dalla giornata di sciopero globale delle donne dell’8 marzo che attraverseremo in piazza insieme alla Consultoria per sostenere la necessità di percorsi di autodeterminazione slegati dalla fiducia in istituzioni sempre più assenti e ostili.”

Anche Xm24 interviene a sostegno della nuova occupazione con un comunicato dal titolo: “Xm24 è trans-femminista e queer”. Queste le parole delle attiviste e attivisti dello spazio di via Fioravanti: “Xm24 gode per la nascita della Consultoria TransFemminista Queer in Via Menarini. Come spazio che da sempre si oppone all’incultura sessista abbiamo in questi anni condiviso molte battaglie con le compagne transfemministe, fin dal tempo in cui il progetto della Consultoria prese forma durante l’occupazione di Santa Marta nel 2013. Abbiamo lavorato insieme per difendere il principio e la pratica dell’autogestione, come esperienza sociale capace di costruire materialmente una città aperta alle differenze e solidale, risolutamente antifascista e antirazzista. Il nostro cuore ha battuto all’unisono con quello di Atlantide, prima e dopo l’incivile gesto con cui questo favoloso approdo fu sgomberato con la forza nel 2015. Da allora ha imparato a battere ovunque nella città. Insieme siamo nell’esperienza del Comitato per la promozione delle esperienze autogestite, e quel percorso di elaborazione politica e immaginaria oggi più che mai ci spinge a reclamare ‘un altro genere di città’. Mutualismo e autodeterminazione sono il comune che condividiamo nella molteplicità delle nostre variegate soggettività in perenne trasformazione, nei processi che ci hanno portato a intersecare i percorsi del Laboratorio Smaschieramenti, del Sommovimento Nazio(A)nale, della comunità transessuale e di tante altre realtà che dentro la Consultoria hanno finalmente trovato casa. Nelle pratiche abbiamo goduto insieme. Lo faremo ancora, e con tanta più forza, volteggiando insieme, mercoledì prossimo, LOtto Marzo, nel giorno dello sciopero dai generi. XM24 loves Consultoria Trans-femminista Queer!”.