Acabnews Bologna

Marzo ’77: “Dava forza la forza dei sogni”

Le numerose iniziative in programma da oggi a giovedì per rinnovare la memoria collettiva attorno alle giornate di 38 anni fa e ricordare Francesco Lorusso, ucciso dai Carabinieri in via Mascarella.

10 Marzo 2015 - 08:30

Giù le mani da Francesco Lorusso (foto Giulio Cicanese)La memoria vive nelle strade, nelle piazze, nelle lotte

Bologna è una città in continua trasformazione. Le sue strade e i suoi quartieri sono da anni investiti da progetti che ne mutano la fisionomia, le funzioni, la memoria. Una città sempre più vetrina, che cerca di nascondere dietro la sua immagine di metropoli moderna i conflitti di ieri e di oggi.

Ma Bologna non è come ce la descrivono, non è la piatta socialità della domenica fatta di pedonalizzazione e shopping in via Indipendenza, non è l’università pacificata e meritevole che si vuole simboleggiare tramite il progetto Staveco, non è la città delle periferie vuote appannaggio dei progetti delle potenze economiche cittadine come Unipol e Unicredit.

Dietro questa scenografia di facciata una lunga storia, fatta di conflitti, occupazioni e lotte, sopravvive e continua a caratterizzare la città. L’11 Marzo del 1977 è una data fondamentale nella storia dei movimenti e delle lotte sociali, non solo cittadina. Alla repressione, all’uccisione a freddo del compagno Francesco Lorusso, giovani, studenti, militanti rivoluzionari danno una risposta insurrezionale, occupano piazza Verdi, che da allora diventa la piazza simbolo dei movimenti cittadini e della resistenza al potere.

La Bologna del ’77 era una Bologna viva, sempre in movimento; i muri della zona universitaria parlavano, comunicavano, rispondevano ai bisogni e ai desideri di chi vi passava accanto ogni giorno; le periferie, tramite le occupazioni e i centri sociali, erano luoghi dove si sperimentavano forme diverse di stare insieme.

A quel periodo storico, in cui i movimenti sociali esprimevano tutta la loro forza, non vogliamo guardare con nostalgia, non vogliamo porre paragoni tra la forza di allora e la debolezza di oggi. Perchè nonostante i tentativi di cancellare tutto questo, ripetuti da quell’11 Marzo sino ad oggi, Bologna è rimasta una città sempre caratterizzata dai movimenti, dalle lotte, dai conflitti.

Per questo l’anno scorso lo abbiamo detto a gran voce: non c’è nessuna memoria condivisa! Chi oggi piange l’assassinio di Francesco per parlare di una nuova pace, di una città che ha ormai superato lotte e conflitti, prova a uccidere Francesco, la sua memoria e le sue idee, ancora una volta.

Negli ultimi anni i movimenti studenteschi, le rivolte di piazza Verdi del 23 e 27 Maggio, le occupazioni abitative si stanno riappropriando sempre di più non solo del presente, ma anche della momoria storica della città, delle sue lotte e dei sui conflitti. Di nuovo si ha voglia e si prova a costruire gli spazi,le periferie, le relazioni sociali e un modo di vivere a partire dai nostri bisogni e desideri.

Per questo diciamo che la memoria di Francesco, non solo non può essere condivisa con chi oggi osteggia le lotte e i movimenti, ma che può sopravvivere ed essere tramandata solo nelle lotte stesse. Riappropriamoci delle strade, delle piazze, delle facoltà, per costruire un corteo che sappia far emergere in città quei soggetti che oggi come ieri lottano per cambiare lo stato di cose esitenti.

Dal 10 al 12 Marzo riprendiamoci la Zona Universitaria, con iniziative culturali, artistiche, politiche; l’11 Marzo tutti e tutte in piazza per dimostrare come la grande storia dei conflitti in questa città, le memoria di quei conflitti, riviva ancora nelle strade, nelle piazze, nelle lotte di oggi!

Collettivo Universitario Autonomo

> Programma completo della tre giorni di università ribelle per Francesco e le lotte di oggi:

► 10 marzo @ via Zamboni 32

• ore 15: Dibattito con Bifo “Tecnologizzazione del lavoro: tra disoccupazione di massa e rifiuto del lavoro, tra espulsioni e nuove possibilità di liberazione”

• Ore 18: Inaugurazione mostra “Beat Hippy Autonomi Punk: la storia delle quattro controculture che hanno rivoluzionato il modo di leggere e vivere il mondo”

• Dalle 19.30: Aperitivo con reading di Philopat & Duka

• Ore 21: Discussione con Tano d’Amico: “Nella gioia e nella rabbia. Lo sguardo, la fotografia, le immagini, nella costruzione della realtà dei movimenti sociali dagli anni Settanta a oggi”
“Foto in movimento”: durante tutta l’iniziativa saranno proiettate le foto di Tano d’Amico.

► 11 marzo @ via Zamboni

• Dalle 13: Reclaim the streets! Pranzo sociale, live painting by Aladin (Roma) e Volkswriterz (Milano), restauro dei murales di Kobane e Lorusso, stand radio Infoaut con musica e voci ed esposizione della mostra fotografica “movimenti e lotte a Bologna 2014 -2015” fotografie di Michele Lapini.

• Ore 18 @ piazza Verdi: Corteo “Francesco vive nelle lotte”

• Ore 20.30 @ via Zamboni 38: Presentazione libro “Curre curre guagliò, storie dei 99 Posse” con l’autore Rosario Dello Iacovo e Zulù

• A seguire Dj Set su via Zamboni

ore 22:00 Tenko e Scriba (from Bari)

ore 23:00 Zulù (from 99 posse)

► 12 marzo @ via Zamboni 38

• ore 16: Incontro con Valerio Romitelli sul ruolo della memoria storica nella costruzione del presente, a partire dal suo libro “L’odio per i partigiani”

• ore 18: Dibattito “La casa: un diritto da conquistare da sempre! La lotta per l’abitare dagli anni ’60 ai giorni nostri.” Introduzione di Radio Infoaut. Intervengono: Archivio Lorusso – Giuliani e Social Log Bologna.

• ore 19: Aperitivo con reading teatrali da Bologna fatti nostri.

• ore 21: presentazione del libro e del video “Pedro vive nelle lotte” insieme al collettivo Scatenati di Padova. Nel trentesimo anniversario dell’omicidio poliziesco di Pedro la memoria è viva più che mai!

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Francesco vive, le scuole non dimenticano!

L’11 Marzo 1977 Francesco Lorusso veniva ucciso a colpi di pistola da un carabiniere durante una manifestazione. L’unica colpa di Francesco è stata lottare fino all’ultimo respiro per una società diversa, una Bologna diversa. Come un partigiano del suo tempo ha dato la vita per combattere gli oppressori ed i potenti, per noi ricordarlo significa prima di tutto seguire il suo esempio.

Questo è un appello a tutte le scuole e a tutti gli studenti di Bologna e provincia, ad esporre striscioni e cartelli nel 38esimo anniversario della sua morte, l’11 Marzo 2015.

Estendiamo l’invito a partecipare anche al corteo cittadino che partirà da Piazza Verdi alle 18, che attraverserà la zona universitaria e passera da via Mascarella, dove Francesco è stato ucciso in quel modo così vile.

Ogni giorno continueremo, come Francesco, a opporci alle ingiustizie ed ai soprusi contro i più deboli, sapendo che lui vive in ogni casa occupata, in ogni aula autogestita, in ogni assemblea ed in ogni sasso sulle nostre strade.

“FRANCESCO VIVE, LA MEMORIA VIVA SONO LE LOTTE D’OGGI!”

Collettivo Autonomo Studentesco

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Ieri, oggi. La forza dei sogni.

“No, non erano sguardi piegati / dava forza la forza dei sogni” (Canzone per Francesco)

La forza dei sogni non svanisce al risveglio, non si perde nel tempo. Resta nell’aria, si lascia respirare per alimentare altra immaginazione, tracciare nuovi cammini e strappare morsi di futuro. E’ la forza dei sogni che riempì le strade di marzo, in un ’77 lontano e vicino. Sogni, sì, ma concreti e tangibili, incarnati nella ferma e felice determinazione di prendersi la vita, di trasformare l’esistente. E’ questa forza che la mattina dell’11 marzo portò Francesco Lorusso in via Mascarella, dove fu colpito a morte dai proiettili sparati dai Carabinieri. E’ questa forza che ci spinge, anche quest’anno, a voler ricordare quelle giornate, a ricordare Francesco e con lui le/gli altre/i compagne/i uccise/i negli anni. Sapendo che la memoria non è nostalgia, non è stanca retorica: la memoria vive nel presente, pulsa e brucia.

Con questa idea in testa, con Francesco nel cuore, segnaliamo i seguenti appuntamenti:

► Martedì 10 marzo

– dalle 19 a Vag61 – Spazio libero autogestito in via Paolo Fabbri 110. Nell’ambito di Life on mars: mostra / reading / musica / video sul movimento del ’77.

► Mercoledì 11 marzo

– alle 10 davanti alla lapide in via Mascarella, per ricordare Francesco Lorusso a 38 anni dal suo omicidio. Nell’occasione, su iniziativa del Centro di documentazione dei movimenti “Francesco Lorusso – Carlo Giuliani”, verrà affissa una targa sulla teca che copre le tracce degli spari esplosi quel giorno dai Carabinieri: poche e semplici righe, per rendere manifesto il significato e il valore storico di quel pezzo di muro, anche alla luce del fatto che più volte la teca è stata imbrattata da mani forse inconsapevoli.

– alle 18 manifestazione da piazza Verdi: “Tutti e tutte in piazza per Francesco. La memoria viva è la lotta d’oggi!”

Vag61 – Spazio libero autogestito

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11 marzo: per continuare una storia comune e di parte

L’11 marzo 1977 veniva assassinato Francesco Lorusso, un compagno del movimento. L’esecutore materiale è stato un carabiniere, i mandanti l’amministrazione cittadina del PCI e il governo di unità nazionale, associati nella repressione delle lotte e nell’imposizione dei sacrifici. A quasi quarant’anni di distanza, in uno scenario profondamente mutato, i nemici del movimento, nel nome dell’austerity, sono ancora quelli: l’amministrazione cittadina del PD e il governo di unità nazionale guidato da Renzi.
L’11 marzo dell’anno passato ci siamo ritrovati per ricordare Francesco davanti alla lapide in via Mascarella, nel luogo dove è stato assassinato. In tante e tanti abbiamo cacciato i rappresentanti istituzionali, perché di quell’amministrazione comunale e di quel governo nazionale, dell’austerity e della repressione nei confronti dei movimenti, sono responsabili e complici. Lo abbiamo fatto per dire che non esistono né pacificazione né memoria condivisa tra chi lotta e chi combatte le lotte, tra chi si ribella ai sacrifici e chi li impone, tra chi libera gli spazi e chi li imprigiona. Lo abbiamo fatto per rivendicare il ritorno delle studentesse e degli studenti cacciati da Bologna per aver partecipato alla liberazione di Piazza Verdi. Lo abbiamo fatto non per commemorare il passato, ma per affermare un presente differente e immaginare un futuro libero dallo sfruttamento, dall’austerity e dalla precarietà.

Per gli stessi motivi mercoledì 11 marzo saremo alle ore 10 davanti alla lapide di Francesco, per continuare a farlo vivere in mezzo alle lotte, per proseguire una storia comune e di parte, per costruire e praticare nuovi percorsi di libertà.

Hobo