Acabnews Bologna

“Mai più Cie e Cpr!”, interrotto il Consiglio comunale

Tpo e Làbas in Comune dopo la giravolta del sindaco sull’apertura di un centro di rimpatrio “e per denunciare il grave attentato fascista di Macerata, che dimostra come il securitarismo non faccia altro che alimentare l’odio”.

05 Febbraio 2018 - 17:38

Durante la seduta di oggi “abbiamo interrotto il Consiglio comunale per dichiarare la nostra contrarietà alle ultime dichiarazioni del sindaco Merola sull’apertura del Cpr e per denunciare il grave attentato fascista di Macerata”. Lo riferiscono Tpo e Làbas, aggiungendo: “Ci opporemo all’apertura di ogni centro di detenzione per migranti, come abbiamo sempre fatto – arrivando alla chiusura del Cie di Bologna attraverso le lotte e i conflitti degli ultimi anni. Aprire Cie o Cpr per Minniti, Merola e il Pd è una questione di ‘sicurezza’, noi pensiamo invece che tutto questo sia barbarie: come ci dimostrano i fatti di Macerata, securitarismo, respingimenti, emarginazione sociale, non fanno altro che alimentare odio e razzismo. Le politiche securitarie, le dichiarazioni e le proposte degli schieramenti politici – da destra a sinistra – favoriscono la crescita di pericolosi fascismi nelle nostre città: l’attentato fascista di Macerata da parte di un militante di estrema destra (candidato anche con la Lega Nord) è la prova tangibile che non è più tempo di ambiguità o di fomentatori di odio razziale di professione. Combatteremo sempre per una città accogliente e solidale, combatteremo ogni fascismo”.

Alla protesta si sono uniti i rappresentanti dell’associazione Sentieri di libertà, che da tempo si sta mobilitando per opporsi alla chiusura del mercatino multietnico della Montagnola. A fronteggiare i manifestanti si sono fatti avanti i consiglieri della Lega nord, promettendo denunce nei confronti dei contestatori.