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L’urlo dei precari e degli educatori scolastici

Il Coordinamento precari della scuola ed il Coordinamento degli educatori scolastici aderiscono all’Urlo della scuola, in programma per venerdì 23 marzo’012. I precari in piazza anche martedì 27 contro la “chiamata diretta”.

22 Marzo 2012 - 15:52

L’urlo degli operatori scolastici

“Le Istituzioni locali sono chiamate ad attivare politiche ed interventi finalizzati all´integrazione dei bambini e alunni con disabilità, che prestino attenzione al benessere, al successo scolastico e formativo e al futuro inserimento nella società e nel mondo del lavoro.”

L´amministrazione comunale di Bologna appalta alle cooperative sociali i servizi scolastici per l´assistenza e l´integrazione degli alunni diversamente abili. Le condizioni e le modalità di questi appalti ledono il diritto e la dignità degli utenti e dei lavoratori. Da cinque anni sono state tagliate le ore di programmazione agli educatori impedendone la partecipazione alla progettazione degli interventi. Il primo risultato è l´abbassamento della qualità del servizio.

È arrivato il demansionamento degli educatori, la cui professionalità, secondo l´istituzione non è necessaria e non deve essere riconosciuta economicamente.
Si dice che “Il nostro territorio ha raggiunto alti livelli di qualità nell´integrazione all´interno dei servizi educativi, delle scuole e degli enti di formazione professionale, anche attraverso gli sforzi di integrare strumenti, progetti e politiche.”
L´appalto scolastico appena rinnovato dal Comune di Bologna, tanto contestato dalle educatrici e dagli educatori, consente anche a società sportive di gestire sevizi togliendo anche continuità agli interventi sui disabili. Da un lato si è colpito il reddito degli educatori costringendoli a lavorare per poche centinaia di euro al mese, a firmare diverse forme di contratto tra cui la formula rimborso spese sotto la vergognosa dicitura i qualità di “atleti non professionisti”. Dall´altro lato si è offerto un servizio scadente che infierisce sulle categorie di persone più deboli e già ampiamente danneggiate.

Le dichiarazioni dell´assessore Pillati relative al taglio che riguarda gli asili nido (“non e´ sufficiente dire che siamo stati i migliori del mondo per continuare ad esserlo”) confermano come la giunta intenda abbassare ancora la qualità dei servizi, nascondendosi dietro la crisi economica che improvvisamente scompare quando non si mette in discussione un´opera inutile come il PEOPLE MOVER.

Ma veniamo all´ambito nazionale. I tagli alla scuola fatti dalla Gelmini sono di 8 miliardi di euro in tre anni; l´attuale governo non ha dato alcun segnale di retromarcia rispetto alla politica ammazza scuola pubblica del governo Berlusconi. È chiaro che si vuole dare continuità a quella politica anche quando si conferma la spesa per la realizzazione della TAV tanto contestata e ormai divenuta simbolo dello spreco di denaro pubblico.

Resta evidente come la politica locale e quella nazionale vadano verso la stessa direzione, quella di favorire organizzazioni mafiose illegali e consociative a scapito della qualità della vita delle persone!

Questi alcuni dei motivi per cui saremo presenti in Piazza Maggiore venerdì 23 marzo alle ore 18 e alla Convenzione Nazionale il 24,  portando il nostro punto di vista  all´iniziativa “L’Urlo della scuola“.

Coordinamento operatorisociali Bologna

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Breve resoconto dell’Assemblea del Coordinamento dei precari della
scuola di Bologna (21 marzo 2012 – Liceo Sabin)

Dopo aver analizzato e discusso le prospettive che si delineano di fronte alle norme sulla scuola contenute nel Decreto Semplificazioni, al Progetto di Legge della Lombardia sulla “chiamata diretta” e, più brevemente, all’apertura dei TFA (per una discussione più puntuale su questo argomento si rimanda al prossimo incontro dell’autodifesa che si terrà giovedì 29 marzo dalle 15 alle 18 presso l’IC 16 in Vicolo Bolognetti n.16) l’assemblea ha convenuto sulla necessità di tornare in piazza a far sentire la nostra voce e ha deciso di organizzare le seguenti azioni:

–  Venerdì 23 marzo alle 18,00 in Piazza Nettuno, confermiamo la partecipazione alla manifestazione legata all’Urlo della Scuola Pubblica per contaminare con il nostro punto di vista precario quest’importante iniziativa in difesa della scuola pubblica-bene comune. Ci incontreremo in loco un’ora prima, alle 17,00 per elaborare insieme un volantino che sarà realizzato e distribuito nei giorni immediatamente successivi, al fine di promuovere l’iniziativa che segue

– Martedì 27 marzo alle 17,00 in Piazza Ravegnana (sotto le due torri), presidio contro il Progetto di Legge della regione Lombardia sulla “chiamata diretta”. In concomitanza con l’iniziativa organizzata dai nostri colleghi di Milano che ha già raccolto l’adesione di altri gruppi di precari della scuola in tutta Italia.

Un primo passo per manifestare la nostra contrarietà a provvedimenti che continuano nella direzione dello smantellamento della scuola pubblica italiana e della vita di migliaia di persone. Un punto di partenza per rimettere in piedi e costruire insieme una nuova fase di mobilitazione.

Siamo tutti invitati a partecipare con la nostra forza, la nostra rabbia, le nostre idee.

Coordinamento precari della scuola di Bologna