Acabnews Bologna

Lo sciopero generale in piazza, con protesta a Eataly

Ieri braccia incrociate per l’astensione proclamata da Cobas, Usb e Unicobas: presidio in piazza della Mercanzia, corteo fino a Confindustria e contestazione del “modello Farinetti” in vista dell’inaugurazione di Fico.

11 Novembre 2017 - 11:42

Anche a Bologna si è fatto sentire, ieri, lo sciopero generale proclamato da Usb, Cobas e Unicobas. “Centinaia di lavoratrici e lavoratori” si sono ritrovati in presidio in piazza della Mercanzia per poi dirigersi “verso la sede locale della Confindustria, dove si è tenuta una assemblea pubblica che ha rimarcato le ragioni dello sciopero: dalla precarietà alla disoccupazione, dai diritti negati alla rivendicazione di servizi pubblici efficienti, dal diritto alla casa al diritto di sciopero”, riferisce l’Usb: “Tanti i lavoratori della logistica (Gls e altre) e delle principali industrie della zona (Toyota, Perini, Gd, Titan e altre), dei servizi pubblici, delle cooperative sociali, trasporti, vigili del fuoco, scuola, sanità, attivisti per il diritto alla casa e inquilini Acer”. Nei trasporti pubblici locali lo sciopero ha registrato un’adesione dell’80%, spiega sempre Usb, segnalando anche che “al termine della manifestazione una delegazione si è recata davanti alla Eataly di via Orefici contestando, in occasione della inaugurazione di Fico, il modello ‘Farinetti’ della precarietà del lavoro, dell’alternanza scuola-lavoro e di un modello di sviluppo cittadino fondato sul turismo consumistico”. Anche i Cobas sottolineano che a Bologna, come in altre città, “i trasporti urbani hanno registrato punte altissime di partecipazione allo sciopero, ben oltre le forze delle organizzazioni promotrici. Decisamente buona anche la partecipazione dei lavoratori/trici della scuola che, nelle principali città, hanno scioperato intorno al 25%. Positiva anche la protesta nella sanità e nelle telecomunicazioni, nelle Poste e nelle Ferrovie e in generale di tanti settori del pubblico impiego e del lavoro privato dipendente”.