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L’ex Stamoto? Abbandonata e con l’amianto

L’Esercito, guarda caso dopo lo sgombero: “Bonifica a breve”. Làbas organizza due giorni per mettere in mostra un’altra ex caserma, la Masini occupata. E intanto si allungano (ancora) i tempi per riqualificare l’ex cinema Arcobaleno.

08 Giugno 2015 - 12:48

stamotoNon solo abbandonata da lungo tempo: anche piena di pericoloso amianto. E’ l’ex caserma Stamoto di via del Parco, occupata una settimana fa dalla campagna Noi Restiamo e poi sgomberata nel giro di pochi giorni, dopo la denuncia presentata dall’Esercito. E’ lo stesso Esercito a parlare dell’amianto, spiegando i lavori per la sua rimozione cominceranno entro l’estate (guarda caso, verrebbe da dire: come spesso accade, i progetti per la riqualificazione degli spazi inutilizzati diventano pronti a partire quando c’è da giustificare uno sgombero). Per la precisione, ha fatto sapere l’Esercito, l’amianto è presente in “alcuni edifici del comprensorio”. Sempre dal ministero della Difesa si assicura che prosegue l’iter per cedere definitivamente l’ex stabilimento agli uffici del Demanio, operazione che dovrebbe favorire un riutilizzo pubblico dell’enorme area: vedremo quanto ci vorrà davvero…

E a proposito di spazi occupati e poi restituiti alla polvere, c’è un aggiornamento sulla lunga vicenda dell’ex cinema Arcobaleno di piazza Re Enzo. La struttura, come annunciato tempo fa, prenderà il nome di ”Modernissimo” per trasformarsi in una sorta di tempio delle pellicole classiche e restaurate. Lo prevede un protocollo sottoscritto a luglio 2014 dal Comune insieme alla proprietà (Emmegi cinema) e alla Fondazione Cineteca (che gestirà la struttura per 49 anni). La novità? Sta nel fatto che il termine da rispettare per dare attuazione al progetto, già prolungato di 90 giorni, slitta di altri sette mesi: dal 31 maggio si passa al 31 dicembre, perchè manca il parere della della Soprintendenza per i beni architettonici. E meno male che il Comune, solo un paio di mesi fa, aveva dichiarato che sulla riqualificazione dell’ex Arcobaleno si stava procedendo “a tappe forzate”, nel tentativo di riaprire la struttura entro fine mandato (cioè metà del 2016).

Intanto, mentre la Stamoto è tornata all’abbandono, c’è un’altra ex caserma, la Masini di via Orfeo, che dal 2012 ha trovato nuova vita grazie all’occupazione di Làbas. Il collettivo si prepara ad un approfondimento pubblico su questa esperienza: “Dopo più di due anni e mezzo di attività politica in città crediamo sia necessario riporre l’attenzione sull’ex caserma Masini e sui progetti che si svolgono al suo interno. Abbiamo pensato di farlo tramite  due giorni in cui Làbas Occupato si mette in ‘mostra’, il 13 e 14 giugno 2015. Tante cose, infatti, sono cambiate da quando l’ex caserma militare di più di 8.000 metri quadrati è stata occupata all’alba del 13 Novembre 2012.Da quel momento il tempo dell’abbandono e della speculazione ha lasciato spazio ad un altro tempo –quello della giustizia sociale, della partecipazione e della cooperazione. Cooperazione sociale tra tant* e divers*, creazione di circuiti economici e di nuove forme di lavoro , sperimentazione di filiere dirette, sportelli per il diritto all’abitare, rivendicazioni politiche per l’acqusizione di nuovi diritti e molto altro sono le prospettive che abbiamo iniziato a sperimentare e verso cui stiamo ancora andando”.