Acabnews Bologna

“Le Asp non saranno più pubbliche”

Cub-Cobas: “Merola sostiene che le Asp resteranno pubbliche, ma la Corte dei conti lo contraddice. L’amministrazione si fermi, perchè con le privatizzazioni non c’è controllo sulla gestione delle risorse e pagano sempre lavoratori e utenti”.

07 Aprile 2013 - 12:23

Servizio pubblico davvero…. e non a metà!

La corte dei conti dell’Emilia Romagna con proprio parere del 14/12/2012 parifica le ASP ad Aziende Speciali cioè società di diritto privato proprio come ATC. Ecco cosa dice: l’ASP si differenzia dalle vecchie IPAB “per il carattere imprenditoriale dell’attività esercitata improntata a criteri di economicità anche se non rivolta a fini di lucro”. Segue la determinazione delle Corte dei Conti che sostiene che l’ASP, così come costituita dalla regione Emilia Romagna, possa essere di fatto considerata alla stregua delle aziende speciali, cioè privata.

Il sindaco Merola sostiene che le ASP rimarranno enti pubblici. La garanzia del mantenimento dei servizi pubblici non sta però nelle affermazioni del sindaco ma nelle interpretazioni delle autorità competenti. La Corte dei Conti è un’autorità!

Che fine faranno i lavoratori delle ASP che oggi hanno il contratto pubblico?

Tutti i servizi che il comune vuole dare in gestione alla futura ASP Unica vedranno contratti pubblici di lavoro e verranno gestiti dal pubblico oppure, con la dovuta calma, si privatizzeranno, si appalteranno, si daranno in accreditamento e sempre di più si useranno i volontari? L’ASP Giovanni XXIII, fino a circa 5 anni fa, gestiva con personale pubblico circa 670 posti letto. Ad oggi gestisce circa 370, il resto, 300 posti letto, è stato dato in gestione alla cooperative. I lavoratori delle cooperative sono professionali e preparati ma sono sfruttati all’osso!

Questo non si può accettare! La privatizzazione della gestione del servizio è già una realtà oggi e la conosciamo troppo bene: costa troppo, non c’è controllo sulla gestione delle risorse e a pagare la mala gestione sono sempre lavoratori e utenti! Lo sciopero “selvaggio” dei lavoratori Tper insegna: i responsabili dei 9,4 milioni di buco di bilancio continuano ad essere premiati mentre i lavoratori rischiano posti di lavoro e i cittadini rischiano di rimanere senza servizi!

Davvero il sindaco Merola vuole continuare sulla strada della distruzione dei servizi? Noi ti chiediamo di FARE il sindaco e per il bene della collettività blocca queste operazioni, metteti al tavolo con gli utenti e i lavoratori e trova le soluzioni adeguate a chi necessita dei servizi e a tutta la collettività che ha necessità di bimbi e ragazzi “educati” e non parcheggiati!

Il passaggio di alcuni servizi educativi all’ASP IRIDES, per l’anno 2012-2013, è già stato giudicato negativamente dai genitori dei bimbi che frequentano le scuole interessate e i lavoratori sono sempre più sotto pressione.

Non ci sono risorse pubbliche per garantire i servizi a gestione pubblica? Il costo del passaggio alle ASP non sarà certamente minore della gestione diretta! Il Comune non può assumere? Il Sindaco che è un politico faccia una battaglia perchè il suo partito chieda al governo, che sta deliberando, lo sblocco delle assunzioni almeno per i servizi alla cittadinanza! La gestione diretta pubblica è l’unico modo per garantire il buon utilizzo delle risorse pubbliche!

Genitori, cittadini, pazienti e lavoratori unitevi contro quello che si sta già dimostrando un disastro pubblico che pagheremo salato oggi ma che lasceremo in eredità ai nostri figli! Meno reddito diretto (salari e stipendi) e meno servizi (salario indiretto) porta la cittadinanza a non potersi più curare e a non potersi più garantire un’educazione!

La nostra è una battaglia di civiltà!

Cub-Cobas Comune di Bologna

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