Il Lazzaretto autogestito illustra l’ex casa colonica ottenuta in via Fiorini. “Siamo soddisfatti, è più adatta alle nostre esigenze di quanto non lo fosse la sede alle Roveri”.
Gli attivisti del Lazzaretto autogestito commentano positivamente la nuova sede individuata dal Comune di Bologna in via Fiorini. “Tutto sommato noi siamo soddisfatti- dice Giorgio- nel senso che quella tipologia di struttura e’ sicuramente piu’ adatta alle nostre esigenze di quanto non lo fosse quella in via Battirame”.
Per quanto riguarda il tipo di struttura, “chi ha presente il vecchio Lazzaretto potrebbe immaginare una cosa del genere- spiega Giorgio- con la differenza che oltre ad una casa colonica un po’ piu’ grande, che a quanto ci risulta era abitata da agricoltori fino a circa tre anni fa, ci sono altri tre o quattro piccoli fabbricati accessori”, come una stalla ed forno: dunque si tratta di una delle case per contadini “di quelle che tradizionalmente si vedono nella periferia bolognese”. Con il Comune verra’ siglata una convenzione “standard” di quattro anni rinnovabili e “ci incarichiamo di recuperare il bene- aggiunge Giorgio- quindi avremo la possibilita’ di utilizzarlo a titolo gratuito”. Dunque una convenzione “abbastanza ben fatta, che senza essere eccessivamente costrittiva nei nostri confronti- affermano dal Lazzaretto- giustamente ci vincolera’ alle responsabilita’ che ci competono”.
Per quanto riguarda la possibilita’ di utilizzare l’ex casa colonica anche a scopo abitativo, “quando si tratta di zone periferiche questo e’ indispensabile- spiegano dal Lazzaretto- non fosse altro per una questione di guardiania”. Infine, i tempi: “Adesso dovremmo ottenere l’assegnazione, con mansioni di custodia e per effettuare lavori propedeutici al recupero, a meta’ della prossima settimana, poi entro settembre dovremmo riuscire a firmare la convenzione”.