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Lavoro, in agitazione anche telecomunicazioni e biblioteche

Per Tim e dintorni braccia incrociate oggi con manifestazione, Cobas: “Vediamo chi sta dalla parte dell’azienda e chi difendere diritti e salario”. L’Sgb: “Il Comune ha rimesso a gara i servizi bibliotecari, garantire la continuità lavorativa”.

13 Dicembre 2016 - 09:44

Agli scioperi dei lavoratori dell’igiene ambientale, della sosta e della Fiera si aggiunge quello (nazionale) dell’intero settore delle telecomunicazioni, programmato per oggi. “Capiremo chi sta dalla parte dell’azienda e chi invece vuole difendere diritti, salario e… magari fare qualche conquista in più. Non sarà risolutivo, ma sarà un segnale importante prima della pausa natalizia”, scrivono i Cobas proclamando l’astensione dal lavoro: “Dopo mesi di scioperi degni delle migliori lotte degli anni ’70, lo sciopero generale di Tim è la risposta necessaria ad aziende aziende arroganti e azionisti capaci solo di spremere i soldi pubblici, aumentare i loro profitti e scaricare sulla collettività i costi della privatizzazione del 1998”. Continua il sindacato di base: “La spina dorsale di questa mobilitazione sono stati i coordinamenti degli autoconvocati nati in tutta Italia che, abbiamo sempre sostenuto, sono una vera e propria boccata di ossigeno per la nostra azienda. Hanno fermato l’azienda, a sorpresa. Hanno dimostrato che lo sciopero è ancora una arma efficace… se ci si crede e non si usano scuse per sottrarsi. Sono anche una boccata di ossigeno per l’intero settore per il quale è in corso una trattativa nazionale che – se vediamo i risultati miserrimi ottenuti nel settore metalmeccanici – è meglio che non si chiuda. Per questo come Cobas abbiamo anche indetto lo sciopero di settore, per dare modo a tutte le aziende di partecipare anche loro a questa lotta, che non è solo per un migliore contratto integrativo, ma anche per conquistare un contratto nazionale degno di questo nome, senza Jobs Act, senza controllo a distanza, con miglioramenti salariali degni (che non siano elemosine similia quelle del contratto metalmeccanici e dell’igiene ambientale)”. A Bologna i Cobas partecipano alla manifestazione unitaria dei vari sindacati, con partenza alle 10,30 da piazza XX Settembre.

20150730_203426-486x273Sgb, invece, accende i riflettori sul futuro dei lavoratori delle biblioteche: “Il Comune di Bologna ha rimesso a gara i servizi per la gestione delle biblioteche cittadine, l’avvalersi di aziende esterne per i servizi pubblici è ormai consuetudine consolidata da parte degli enti che così facendo spesso comprimono i costi a scapito dei lavoratori e della qualità del servizio, consegnando di fatto le risorse economiche pubbliche nelle mani dei privati che ne devono trarre profitto. Un appalto di circa 6.500.000 di euro che riguarda quasi 90 lavoratrici e lavoratori. Come Sgb crediamo necessario nel delicato momento di cambio d’appalto andare a verificarlo affinchè non produca ulteriori peggioramenti ai lavoratori addetti e soprattutto che garantisca la continuità lavorativa magari con qualche miglioramento. La clausola sociale riportata nel nuovo bando non sembra dare questa certezza, dice infatti che ‘l’appaltatore subentrante qualora abbia l’esigenza di disporre di ulteriore personale, dovrà prioritariamente assumere gli stessi addetti che operavano alle dipendenze dell’appaltatore uscente, a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l’organizzazione d’impresa prescelta dal subentrante’. Per discutere delle attuali condizioni di lavoro e delle garanzie di continuità lavorativa, Sgb invita tutti i lavoratori iscritti e non delle cooperative Working e Open Group (ex Voli) all’assemblea sindacale retribuita” in programma mercoledi 21 dicembre 2016 alle 13 in Sala Borsa.