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L’Aquila / “Città in ginocchio, contestazioni vietate”

Ieri manganellate sui manifestanti durante l’iniziativa con Renzi. Il comitato 3e32: “L’Aquila si è sollevata insieme all’Abruzzo tutto, che grida il proprio no all’ennesima devastazione con la piattaforma Ombrina”.

26 Agosto 2015 - 17:20

aq“Questa è come appare in Italia la democrazia oggi: non si ammettono contestazioni da parte di una città in ginocchio“. Il comitato 3e32 commenta così le manganellate che ieri, all’Aquila, la città colpita dal terremoto del 2009, sono state sferrate contro i manifestanti riunitisi per contestare il premier Matteo Renzi.

“La Polizia dopo non averci capito niente ha caricato violentemente ed in maniera ingiustificata davanti al Gssi dove era in corso l’incontro con Renzi. Questa è come appare in Italia la democrazia oggi: non si ammettano contestazioni da parte di una città in ginocchio (triste emblema di un intere Paese) che però oggi si è sollevata insieme insieme all’Abruzzo tutto, che grida forte il proprio NO all’ennesima devastazione del territorio abruzzese con la piattaforma petrolifera Ombrina e allo scellerato viadotto della Snam”.