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L’aiuola di porta San Donato non sparirà

Il Comune assicura che, dopo i lavori per il Crealis, l’angolo verde verrà ripristinato. Terra di Nettuno: “Vittoria del guerrilla gardening come presidio contro la cementificazione”.

21 Marzo 2016 - 11:41

donataL’angolo verde nato da un’azione di guerrilla gardening a porta San Donato, nonostante i lavori per il Crealis, non sparirà. L’aggiornamento arriva da Terra di Nettuno, che dopo aver lanciato un appello per salvare l’aiuola Donata ora può rivendicare “una vittoria su tutta la linea”. Le novità sono emerse dal consiglio comunale di venerdì scorso, racconta Terra di Nettuno in un nuovo comunicato, perchè l’assessore Patrizia Gabellini ha spiegato che “la centralina elettrica si farà; per farla l’aiuola verrà sbancata; sul tavolo di lavoro con Tper c’è stata anche la questione di Donata e si è insistito affinché sopra la centralina interrata non venisse fatta una colata di cemento ma venisse lasciato uno strato di terra in grado di accogliere almeno degli arbusti; a Tper spetterà la gestione futura di quel verde pubblico; ha prospettato la possibilità di una collaborazione per la gestione dell’aiuola futura tra Tper e i ‘cittadini’ che se ne volessero prendere cura. L’assessore ha anche voluto precisare che la riqualificazione dell’aiuola non è frutto di patti di collaborazione con il Comune, ma di iniziativa ‘spontanea'”.

E ora ecco “come la vediamo noi. Se quattro anni fa Terra di Nettuno non avesse deciso di adottare quell’angolo della città, su quel tavolo di lavoro nessuno avrebbe discusso se ripristinare un’aiuola sopra la centralina interrata. Sarebbe stata fatta una bella pavimentazione, molto più semplice da gestire per Tper. E nessuno dall’amministrazione ha mai avanzato l’ipotesi di un patto di collaborazione per prendersi cura di quel luogo, perché è facile supporre che già da anni si fosse pensato di usarlo per ospitare la centralina e che da nudo e incolto fosse ben più gradito (nessuno si sarebbe lamentato della sparizione di un ritaglio di terra battuta ingombro di rifiuti). Ecco perché secondo noi si tratta di una vittoria su tutta la linea. Una vittoria locale, perché grazie all’amore per Donata là sopra ci sarà di nuovo del verde pubblico, che Tper sarà obbligato a curare. Una vittoria generale, del Guerrilla Gardening come principio d’azione: la tutela del verde come presidio contro la cementificazione. Proprio perché va spesso contro interessi economici e convenienze politiche, il Guerrilla Gardening non deve essere imbrigliato nelle logiche della collaborazione con le istituzioni, ma restare un’espressione pacifica di protesta e ribellione. Infine, oggi (sabato, ndr) siamo andati a salvare le piante a Donata, espiantandole e ricollocandole in due altre aree, una molto vicina (a fianco della porta), l’altra in zona Barca”.