Acabnews Bologna

Làbas: “Sgomberati? Non ce ne siamo accorti…”

La stampa mainstream parla di uno sgombero dell’ex aserma Masini avvenuto dieci giorni fa. Il collettivo: “Solo un catenaccio da bici all’ingresso, noi abbiamo continuato a far vivere lo spazio e a preparare le prossime iniziative”.

14 Agosto 2013 - 22:27

L’ex caserma Masini e lo sgombero che non c’è

In questa vigilia bolognese di ferragosto apprendiamo dalla stampa locale che l’ex caserma Masini è stata sgomberata da agenti della Digos ben dieci giorni fa, precisamente il 3 agosto.

Stupiti da questa notizia e un po’ confusi, abbiamo quindi realizzato di aver continuato per dieci giorni a far vivere uno spazio sgomberato!

Perché, noi, già la mattina di domenica 4 eravamo nel nostro bel giardino a far colazione, il giorno dopo alla sera abbiamo ospitato un’assemblea con i produttori e le produttrici di Campi Aperti in vista del mercato che comincerà a settembre.
E ogni giorno, per questi dieci giorni, abbiamo continuato ad annaffiare e curare Orteo.

C’è stato uno sgombero? Noi non ce ne siamo accorti!

Quello di cui ci siamo accorti è che un catenaccio, recuperato da una bicicletta all’interno dell’ex caserma, è stato spostato da mani ignote a chiusura del cancelletto d’ingresso; vista la scarsa fattura del lavoro svolto, abbiamo creduto si trattasse di qualche buontempone che, annoiato dalla vuota estate bolognese, non avesse niente di meglio da fare.

Ora, dai giornali pare che sia stata una vera e propria operazione di sgombero da parte di Demanio e istituzioni. Va bene che siamo in estate inoltrata… ma se è questo il livello di competenza che riescono ad esprimere, siamo “seriamente preoccupati”!

La verità è che mentre Làbas continua le sue attività all’interno dell’ex caserma e lavora per le prossime iniziative pubbliche in programma per le settimane a venire, c’è chi si ostina a mettere lucchetti e catene e a voler rendere inaccessibile al quartiere e alla città uno spazio di così importante valore sociale.

Le tante ed enormi le proprietà demaniali, terreni ed edifici, presenti anche a Bologna rappresentano un ottimo esempio di mala gestione del bene comune, quando non vera e propria speculazione sul pubblico, “sui soldi dei contribuenti”, si direbbe.

Invece che continuare a giocare a montare e smontare lucchetti e serrature, noi preferiremmo si aprisse in città una vera discussione politica sul destino di tutti quegli spazi pubblici abbandonati e lasciati all’incuria e su come potrebbero trasformarsi in ricchezza se messi in comune e valorizzati dal basso. A Bologna sono molteplici gli spazi sociali come il nostro che lo dimostrano ogni giorno.

Cosa vogliamo fare dell’ex caserma Masini?
Le istituzioni, che siano il Comune o il Demanio, cosa propongono al riguardo? Le uniche cose di cui abbiamo sentito parlare sono fantomatici parcheggi, da realizzarsi con chissà quali risorse (private? pubbliche? boh?).

Noi i nostri progetti li abbiamo messi in campo e continueremo a farlo.
Non abbiamo mai smesso.
Di certo non sarà un catenaccio da bici a fermarci, tantomeno permetteremo che la Masini torni ad essere una piccionaia un po’ troppo grande.

Invitiamo tutti a venirci a trovare alle nostre attività, cominciando il 2 settembre con la presentazione del libro di Giuliano Giuliani, continuando il 4 quando partirà il mercato settimanale km0 in collaborazione con Campi Aperti e alle prossime iniziative di questa surreale fine estate bolognese.

Làbas occupato