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Làbas: sarà “una grande manifestazione felice” [audio]

Gli attivisti si aspettano “migliaia e migliaia” di persone da tutta Italia e dall’estero per il corteo #RiapriAMOLàbas. Un appuntamento che vorrebbero attraversato da molti, nella quale “la paura sarà l’unica realtà che starà a casa”.

06 Settembre 2017 - 21:00

“Sarà un grande manifestazione felice, percorribile da chiunque, dove tutte e tutti si sentiranno a proprio agio e nella quale tutti potranno trovare il proprio modo di manifestare”. In una piazza del Baraccano allestita anche oggi come tutti i mercoledì del mese di agosto (con l’assenza delle bancarelle del mercato di CampiAperti, in “silenzio” per mostrare cos’è la città senza Làbas e senza i banchi del mercato a causa delle multe “arrivate di nascosto”) le attiviste e attivisti di Làbas hanno descritto con quale spirito accoglieranno le “migliaia e migliaia di persone” che si aspettano al corteo di sabato prossimo, convocato con la parola d’ordine #riapriAmoLàbas. In vista della manifestazione sono state preparate magliette di tre diversi colori: rosso, verde e blu, che vorrebbero rappresentare anche i tre punti fermi posti dagli attivisti nella trattativa con le istituzioni per la riapertura del centro sociale: “Làbas non si sgombera, Làbas non si ferma, Làbas non si divide”.

Sul dialogo in corso col Comune gli attivisti hanno aggiunto: “Siamo ottimisti sulla possibilità che l’amministrazione trovi entro il 9 di settembre uno spazio transitorio che dia casa a Làbas, se sarà una proposta seria”. E sulla partecipazione prevista di realtà e singoli da tutta Italia e dall’estero dicono: “Crediamo che sia inaccettabile e irrispettoso creare un immaginario di paura attorno a una manifestazione che è stata lanciata nel nome della felicità, della gioia, della determinazione. Una manifestazione che invece parla di riaffermare diritti. Il sindaco o chi per lui, anzichè costruire un immaginario negativo dovrebbe invocare quante più manifestazioni facciano avanzare uno stato di diritto. E’ finito il tempo dei centri sociali fatti da ‘ragazzi’, è iniziato il tempo dei processi che costruiscono le città del domani, su un modello di ‘altro’ da quello percorso fin qui. La paura sarà l’unica realtà che starà a casa”.

Per quanto riguarda il percorso del corteo gli attivisti auspicano che “non vi sia un dispositivo di sicurezza che chiuderà la città, come purtroppo abbiamo potuto vedere in occasione del G7 sull’ambiente”. La richiesta è stata infatti quella di poter attraversare le strade del centro cittadino. Infine aggiungono che quella di sabato non sarà solo ed esclusivamente una manifestazione in difesa di Làbas, ma che sperano sarà invece la risposta di un’intera città: “Non saremo noi a chiudere la possibilità di trovare un accordo l’amministrazione perché crediamo davvero nella sfida che riguarda la città del domani. Làbas può vincere questa partita. Ma per vincerla servirà la spinta e il coraggio di tutte e tutti”, queste le parole apparse sulla pagina Facebook del centro sociale nel tardo pomeriggio di oggi.

> Ascolta l’audio della conferenza stampa: