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La Questura di Bologna ci ricasca: arrestato per spaccio un poliziotto

Ancora una volta un agente scoperto ad “arrotondare”. E i precedenti bolognesi non mancano.

04 Maggio 2010 - 19:26

La Questura di Bologna ci ricasca e, ancora una volta, offre uno spaccato di ciò che rivela il “dietro le quinte” delle forze dell’ordine italiane. Stamattina, infatti, a finire in manette è stato proprio uno dei poliziotti in servizio sotto le Due Torri. Sovrintendente assegnato alle volanti, 41 anni, i suoi colleghi lo hanno arrestato con una lunga serie di accuse: spaccio, concussione, omessa denuncia, favoreggiamento di reati in materia di immigrazione e falso.

E certo non si può dire che la Questura bolognese sia nuova a notizie di questo genere. Se le vicende legate alla banda della Uno Bianca rappresentano il precedente più noto e grave, si possono ricordare anche due esempi più recenti. Il primo risale al 2007, quando un agente fu arrestato dopo un malore e la scoperta che faceva uso di cocaina. La droga l’aveva sottratta dalla Questura, dov’era custodita come prova di reato.  Al momento dell’arresto, accusato di peculato e detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, ammise la sottrazione della cocaina spiegando però che era per “uso personale”: per la cronaca, si trattava di 1,476 kg.

Un altro poliziotto in servizio a Bologna fu arrestato nell’autuno del 2009: in questo caso nell’ambito di un’operazione che svelò un giro di prostituzione gestito attraverso siti internet e annunci su carta stampata (con l’accusa  di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione). A proposito di “istituzioni” cittadine, nella stessa occasione sotto indagine finì anche il direttore del Resto del Carlino, accusato di “omesso controllo” su 800 annunci di prestazioni sessuali pubblicati all’interno del quotidiano.