Acabnews Bologna

La mobilitazione delle scuole attraversa la città

Tra studenti e prof, oggi quattro cortei. Cas: “Il 16 blocchiamo le porte”. Studenti medi autorganizzati: “No alla scuola-azienda”. Cobas: “Dietro gli slogan si nasconde lo smantellamento dell’istruzione”.

10 Ottobre 2014 - 17:59

casGiornata di mobilitazione diffusa per le scuole superiori di Bologna, che risponde così all’appuntamento nazionale di lotta contro la politiche sull’istruzione targate Matteo Renzi e non solo. In strada, per cominciare, sono scesi gli studenti che hanno risposto alla chiamata del Cas, con concentramento in piazza XX Settembre. “Non era affatto scontato che, per la seconda volta nel giro di due settimane, Bologna venisse riempita da centinaia di studenti, che con un corteo non-autorizzato hanno bloccato le strade ed i viali. Nel tragitto sono state colpite le fermate degli autobus di #TperTruffa (così abbiamo rinominato l’azienda di trasporti bolognese) e dopo un lungo blocco dei viali abbiamo terminato il corteo sanzionando la concessionaria della Lamborghini, coinvolta nel progetto di ‘scuola dei mestieri’ alle Aldini e quindi complice della aziendalizzazione della scuola”. Continua il Cas, con un comunicato: “Il corteo di oggi era, come quello del 3 ottobre, un corteo determinato a far sentire la propria voce e rifiutare tutti gli aspetti della crisi che si abbattono sui giovani e sugli studenti: scuole che ci crollano addosso e in cui mancano materiali e personale; un futuro di disoccupazione e sacrifici; un presente di continue spese tra caro-libri, caro-trasporti, contributi scolastici eccetera, che non sappiamo come permetterci non avendo alcuno stipendio”. Per finire: “La nostra lotta però è solo all’inizio, lo abbiamo annunciato da tempo e oggi un grande striscione astato lo ribadiva: ’16 ottobre: blocchiamo Bologna!’. Giovedì prossimo molte scuole si daranno appuntamento per bloccare le porte dei viali per tutta la mattinata e continuare a testa alta con il percorso di rivendicazioni che abbiamo iniziato, tutto questo avverrà nella giornata di sciopero sociale in tutta Italia. Insieme a noi ci saranno quindi altri blocchi di precari, disoccupati, studenti universitari, occupanti di case, facchini. Tutti insieme e tutti uniti non lasceremo che i nostri diritti vengano calpestati ancora una volta!”.

smaIn corteo si sono mossi anche gli Studenti medi autorganizzati, partendo da piazza San Francesco. Lungo il percorso della manifestazione sono stati tirati sacchetti pieni di vernice blu contro il punto Tper e la Deutsche Bank di via Marconi, mentre sui portici e le pensiline dei bus sono comparse scritte come “No alla scuola azienda” e “tutto gratis” (slogan principali del corteo). E, sempre i manifestanti: “Abbiamo cacciato le ‘Sentinelle in piedi da Bologna e cacceremo Forza Nuova (vecchia merda) il 18 ottobre. Nessuna cittadianza ai fascisti!”. Un’altra manifestazione l’ha messa in campo la Rete degli studenti, al grido di:  “Non vogliamo le aziende dentro le scuole. I ragazzi sono senza professori, i muri crollano, e Renzi cosa fa? Cancella l’articolo 18”.

Infine, a protestare oggi c’erano anche gli insegnanti che, su iniziativa dei Cobas, hanno effettuato un presidio davanti all’Ufficio scolastico provinciale, in via de’ Castagnoli, per poi muoversi in corteo verso il centro della città per dire con forza che la riforma del Governo “riduce la scuola ad azienda e toglie potere agli organi collegiali, sottraendo l’istruzione a ogni valore costituzionale. Le cose stanno precipitando. Dietro gli slogan si nasconde una vera e propria politica di smantellamento dell istituzione scolastica perseguita con continuità negli ultimi anni”.