Acabnews Bologna

La guerra di Merola e Pd contro la musica dei collettivi: “Vanno stangati”

Per i dem, dopo la serata in piazza Aldrovandi, servono “decise azioni repressive”. Il Cas: “Paragonare due ore di jam session hip hop ad un rave party dimostra la distanza siderale che hanno rispetto ai giovani”.

20 Settembre 2016 - 19:23

Striscione in via Petroni (foto fb Cas)Per gruppo Pd in Comune, gli studenti del Cas che hanno organizzato la serata musicale di sabato scorso in piazza Aldrovandi “vanno stangati. Hanno fatto una roba che va impedita come si impedì la Street rave parade“. Oltre a rilasciare dichiarazioni di questo tipo, nella giornata di ieri i democratici hanno anche presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno in cui si invocano “decise azioni di prevenzione e repressione concordate con tutte le forze dell’ordine al Tavolo per la sicurezza”. Affermazioni dello stesso tono sono arrivate anche dal centrodestra e al coro ha pensato bene di aggiungersi anche il sindaco Virginio Merola, che (come già accaduto altre volte nel primo mandato) ne approfitta per dichiarare guerra ai collettivi, invocando la collaborazione delle opposizioni: “Non sarà più permesso, sotto false etichette politiche, devastare la città, imbrattarla e fare quello che pare. Scopriremo gli altarini. Il sindaco non è titolare dell’ordine pubblico, purtroppo, ma sicuramente fara’ sentire la sua voce per un cambio di passo, dando l’esempio attraverso una profonda riorganizzazione del corpo della Polizia municipale”.

In risposta alle accuse che negli ultimi giorni sono piovute sull’iniziativa di sabato, intanto, scrive il Cas su Facebook: “Apprendiamo con una grossa risata che i media cittadini hanno come al solito attaccato l’iniziativa degli studenti, svoltasi sabato sera per salutare l’inizio dell’anno scolastico, raccontando falsità ridicole rispetto a quello che è davvero successo. Sabato sera siamo voluti tornare in piazza per riprenderci uno degli spazi che viviamo quotidianamente come luogo di aggregazione e socialità e che vogliono in tutti i modi provare a sottrarci. Lo abbiamo fatto proponendo una serata di socialità e di musica che partisse dal basso, fatta dagli studenti per gli studenti, anche in vista del 7 ottobre, data in cui ci riprenderemo le strade della nostra città e faremo capire a Renzi e a tutti coloro che stanno al governo che siamo stanchi di subire e che nessuno ci può governare, all’interno di un sistema che come prassi specula sulla vita delle persone. Al contrario infatti di quello che dicono i media e Rosa Amorevole, presidente del quartiere Santo Stefano, il volume della musica è stato contenuto per l’intera iniziativa provando a conciliare le esigenze degli studenti con quelle dei residenti di piazza Aldrovandi, non è stato venduto nessun tipo di alcolico e la serata è finita a mezzanotte in punto come annunciato, orario invece in cui il giornale e l’Ammirabile affermano sia iniziata la serata. Rosa Amorevole nel paragonare due ore di jam session hip hop ad un rave party dimostra la distanza siderale che ha rispetto al mondo giovanile. Sarà frutto delle troppe ore passate nelle stanze polverose del Pd, vissute soltanto da tante teste bianche. Un partito tutto tranne che giovane, per quanto ne dicano le ridicole retoriche renziane”.