Acabnews Bologna

La Fiera preoccupa ancora: “No al ricatto dei privati”

Mentre inizia il Motor Show e il Comune ospita auto extra-lusso alla faccia della crisi, Sgb teme per il nuovo statuto dell’expo: “Logiche che rispondano ad un concetto di benessere globale prevalgano su quelle speculative”.

03 Dicembre 2016 - 14:36

Bologna Fiere - © Michele LapiniDopo la lunga vertenza portata avanti dai lavoratori per opporsi agli esuberi, la situazione della Fiera continua a far preoccupare i sindacati (mentre ricomincia il Motor Show e l’amministrazione comunale, alla faccia della crisi, non trova di meglio da fare che celebrare il circo dei motori ospitando auto extra-lusso nel cortile di Palazzo D’Accursio). “No al ricatto dei privati”, è il messaggio lanciato da Sgb: “Apprendiamo dai giornali che i soci privati di BolognaFiera intendono inserire all’ordine del giorno dell’incontro del 6 dicembre prossimo la discussione sulla modifica dello statuto che, ad oggi, prevede una golden share da parte dei soci pubblici che ne indicano la dirigenza; pretendono che l’eventuale aumento di capitale, necessario per finanziare il piano industriale di rilancio proposto dal presidente Boni, sia collegato a questa modifica. Capiamo bene quali siano gli interessi dei privati, stanchi di essere condizionati nelle loro scelte di tagli e precarizzazioni, è sbagliata quindi la posizione del presidente Bonaccini che afferma di non aver alcun interesse riguardo alla proprietà. Quello che è in discussione non è infatti un mero problema di investimenti ma a cosa servano questi investimenti, ossia un problema di strategie politiche”.

Scrive poi Sgb: “E’ necessario tenere conto di tutti quegli elementi che contribuiscono a rendere importante Bolognafiere a partire da chi ci lavora fino all’indotto. E’ importante che una realtà di tale rilevanza per lo sviluppo della città metropolitana, rimanga legata a logiche che rispondano ad un concetto di benessere globale anziché a logiche speculative. Ci auguriamo che a quanto dichiarato dal sindaco Merola ai giornali in merito alla indisponibilità alla discussione della modifica degli assetti societari corrispondano atti concreti e coerenti. Nessuna discussione riguardante le modifiche dello statuto deve essere fatta nella riunione di Cda prevista per il 6 dicembre. E’ evidente che se l’incontro di confronto sindacale programmato sempre per il 6 di dicembre dovrà fare i conti con una ‘vittoria’ delle attuali pretese dei soci privati, da SGB verrà un rifiuto netto a proseguire in discussioni che evidentemente diverrebbero inutili Inevitabile quindi riaprire una stagione di lotta e di manifestazioni per difendere i diritti dei lavoratori e gli interessi dei cittadini”.