Attualità

La Cgil partorisce un topolino: sciopero generale sì, ma per quattro ore e tra due mesi

Lo ha annunciato oggi Camusso. Flc e Fp-Cgil annullano l’astensione del 25 marzo. Fiom ipotizza di proclamare otto ore. Il sindacato di base Usb conferma il proprio sciopero già convocato per l’11.

03 Marzo 2011 - 18:46

«Lo sciopero generale sara’ il 6 maggio», ha annunciato oggi la segretaria nazionale Cgil Susanna Camusso, oggi all’attivo del sindacato a Modena. Dal comunicato diffuso poco dopo dal sindacato si apprende che l’astensione dal lavoro sarà di sole quattro ore, e sarà declinato in manifestazioni territoriali.

Meno di un’ora e si fa viva anche la segretaria generale della Funzione Pubblica: «A fronte della proclamazione dello sciopero generale della Cgil, fissato per il 6 maggio, l’astensione dal lavoro già indetta per il 25 marzo dalla Fp-Cgil, unitamente alla Flc-Cgil, viene revocata». Viene così meno la contemporaneità della mobilitazione delle due federazioni con le tre giornate transnazionali contro crisi, austerità e finanziarizzazione decisi a Parigi dal meeting internazionale di studenti e precari dell’11-13 febbraio.

Esprime soddisfazione il segretario Fiom Maurizio Landini, che ipotizza che la federazione dei metalmeccanici estenda lo sciopero a otto ore ed ha specificato come sia necessario «coinvolgere tutti i movimenti e tutti i
soggetti della società civile che in questi mesi hanno sostenuto le lotte per la difesa della dignità del lavoro e della democrazia»

Dal canto suo, l’Unione Sindacale di Base ha confermato il proprio sciopero generale, già convocato per l’11 marzo prossimo

> Il comunicato di Usb:

USB CONFERMA LO SCIOPERO GENERALE DELL’11 MARZO

Intera giornata con manifestazione nazionale a Roma

La Cgil sciopererà tra due mesi, il 6 maggio per 4 ore con manifestazioni territoriali. L’Unione Sindacale di Base sciopererà tra 8 giorni, l’11 marzo per l’intera giornata con manifestazione nazionale a Roma.

Evidentemente le analisi, gli obiettivi, le priorità e l’urgenza di dare una risposta forte e determinata al governo, alla confindustria e agli effetti della crisi sono diversi, e impongono una attenta riflessione tra i lavoratori.

USB invita quindi i lavoratori, i disoccupati, i pensionati, gli studenti, i precari, i migranti, i senza casa e i senza reddito, tutte e tutti, a partecipare alla giornata di lotta e mobilitazione dell’11 marzo.

Roma, 3 marzo 2011