Attualità

Rojava / Isis cacciato da Kobane [audio]

Il centro della città è in mano alle forze popolari di Ypj e Ypg. Proseguono i combattimenti per riconquistare i villaggi circostanti ancora controllati dallo Stato islamico.

26 Gennaio 2015 - 17:30

(da Radio Onda d’Urto)

Kobane, combattenti YPJ/YPG (fb Rojava Breaking News)
Combattenti YPJ e YPG oggi in collina Kaniya Kurdan, l’ultima posizione nella parte orientale della città (foto da facebook Rojava Breaking News)

Il centro di Kobane, la città simbolo della resistenza curda contro lo Stato Islamico, è stato liberato. Secondo le uniche informazioni ufficiali, il centro di Kobane è effettivamente nelle mani delle forze popolari dei combattenti del YPG/YPJ. Sacche di resistenza dell’Isis si segnalano all’estrema periferia sudest di Kobane.

Nei dintorni della cittadina diventata simbolo dell’esperienza di autogoverno popolare della Rojava, invece, si continua a combattere per la liberazione di numerosi villaggi da tempo nelle mani degli jihadisti.

> Ylmaz Orkan, dell’Ufficio informazioni sul Kurdistan in Italia.

[display_podcast]

* * * * * * *

(da Global Project)

Biji Kobane, Biji Ypg/Ypj

Lo abbiamo scritto sui muri del consolato turco, lo abbiamo scritto sui nostri social, lo abbiamo cantato insieme a Mehser guardando Kobane da vicino. Finalmente il momento è arrivato: Kobane è stata liberata.

La notizia circolava già dalla serata di ieri. L’abbiamo appresa con cauto ottimismo perché essendo così lontani non potevamo avere conferme dirette ma nella giornata di oggi abbiamo avuto più di una conferma. Dopo la presa della collina di Mistenur la settimana scorsa, lo sforzo dei compagni dello Ypg/Ypj non si è arrestato: negli ultimi due giorni anzi si è moltiplicato. Con le immagini delle bandiere dello Ypg che sventolano dalla cima della collina di Kanyan Kurdan, ultimo bastione delle bande dell’Isis, possiamo dire che il centro della città di Kobane è stato liberato.

Le ultime conquiste strategiche permettono ai compagni non solo di garantire la cessazione dei bombardamenti in città ma anche di passare all’offensiva per cercare di riconquistare i quasi 300 villaggi vicini a Kobane dove al momento si stanno rintanando i miliziani del Califfato. Il controllo delle alture che circondano la città è stato un passo fondamentale nelle operazioni di rottura dell’assedio ma permette appunto di passare ad una fase di offensiva, anche sull’onda dell’emotività, per ricacciare i “tagliagole” verso il deserto.

Attendiamo il comunicato ufficiale delle Forze di Autodifesa del Popolo riguardo alla liberazione, ma possiamo comunque cominciare a festeggiare. Festeggiare la liberazione di una città e di una rivoluzione, ricordandoci però che c’è ancora tanto da fare per coloro che a Kobane ci vogliono e ci devono tornare.

Abbiamo sempre detto che siamo stati a Kobane per essere Kobane, oggi più che mai.

Biji Kobane, Biji Ypg, Biji Ypj!