Attualità

Iraq / Guerra finita o guerra privata?

La Casa Bianca ritira le truppe di combattimento ma dispiega settemila mercenari

23 Agosto 2010 - 15:09

(dall’Agenzia di Radio Onda d’Urto)

Dopo sette anni e mezzo la guerra in Iraq, che ha portato al rovesciamento di Saddam Hussein, è finita. Almeno, per le truppe di guerra statunitensi e le decine di giornalisti embedded dei media mainstream che dal 2003 ad oggi raccontano la realtà irachena sotto la lente deformata di un elmetto militare. Secondo la Nbc, con oltre dieci giorni di anticipo rispetto al calendario stilato dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, l’ultima brigata da combattimento ha superato durante la notte scorsa la frontiera che separa l’Iraq dal Kuwait. Fonti dell’amministrazione Obama hanno però precisato che la missione di combattimento cambierà natura solo “dal 31 agosto, quando le 50mila unità rimaste saranno riconvertite in forze di assistenza” alle truppe irachene in attesa anche del loro rimpatrio entro fine 2011. Tutto bene, quindi, a Baghdad e dintorni? Non esattamente. A dirlo è un altro media, sicuramente mainstream ma quanto un po’ più smaliziato dei canali all news a stelle e strisce. Stiamo parlando del New York Times, che oggi riporta un’altra notizia sul ritiro di Obama dall’Iraq. Per sostituire i militari, gli Stati Uniti lasceranno infatti un “piccolo esercito” di contractor civili che prenderanno il loro posto, tanto nell’addestramento della polizia irachena, quanto nella protezione dei suoi campi fortificati e delle ambasciate. Da qui al 2011 la Casa Bianca conta di portare da 3000 a 7000 uomini il numero di questi mercenari, in parte locali e in gran occidentali. A loro, scrive in sostanza il Ny Times, spetterà il compito di impiegare radar militari per avvistare attacchi con razzi, pattugliare le strade alla ricerca di ordigni, fare volare droni di ricognizione e addirittura intervenire con piccole unità di pronta reazione nel caso di scontri fra civili e insorti. Per impedire incidenti fra esercito iracheno e le forze curde, alleate degli Usa, Washington ha inoltre in cantiere la realizzazione di due nuovi avamposti militari. Costo della singola operazione: 100 milioni di dollari.