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Iran / Quattordici mesi dopo, torna l’onda verde

Manifestazioni e pesanti scontri a Teheran, feroce la reazione del regime

16 Febbraio 2011 - 10:38

(Dal sito di Radio Onda d’Urto)

> Aggiornamento di lunedì sera

Tensioni e scontri anche in Iran. Un uomo è salito stamani su una gru nel centro di Teheran e ha invitato la popolazione a partecipare alle manifestazioni di protesta, ma è stato bloccato dagli agenti. Il suo arresto, e il confinamento nella propria abitazione del leader dell’opposizione moderata Mussavi, non hanno fermato la piazza. Nel centro di Teheran sono in corso “pesanti scontri e regna il caos totale”, con “migliaia di persone in marcia verso il centro città, senza slogan ma in silenzio”. A riferirlo in particolare è la Bbc, perchè il governo iraniano sta rendendo difficoltosi i contatti da e per Teheran. Secondo il sito Kaleme, vicino allo stesso Mir Hossein Mussavi, il concentramento maggiore è intorno alla Piazza Enghelab, già teatro di grandi manifestazioni contro la rielezione alla presidenza di Mahmud Ahmadinejad durante l’estate del 2009. Qui, per la Bbc, la polizia avrebbe fatto largo uso di lacrimogeni arrestando diversi manifestanti.

Durante gli scontri gli agenti avrebbero sparato uccidendo un uomo e ferendone due, almeno secondo quanto riferito dal sito “Persian2English”. Cortei dispersi anche a Isfahan e Shiraz.

> Aggiornamento di martedì sera

E’ il giorno della reazione del governo iraniano alle nuove fiammate di protesta in Iran. Gruppi di deputati conservatori, annunciando la morte ieri di due pasdaran, hanno chiesto a gran voce oggi di “impiccare Mussavi e Karrubi”, i leader dell’opposizione, mentre la polizia ha ripreso possesso delle strade della capitale Teheran e delle altre grandi città del Paese dopo gli scontri di ieri tra forze di polizia e migliaia di manifestanti anti-governativi, con un bilancio che secondo un affidabile sito di notizie è salito a due morti, diversi feriti e decine di arresti. Per l’opposizione ieri migliaia di oppositori erano tornati a manifestare dopo quasi 14 mesi a Teheran, Isfahan, Shiraz e altre città, rispondendo ad un appello dei loro leader per esprimere solidarietà alle rivolte in Egitto e Tunisia.

Intanto il governo spagnolo ha protestato con Teheran e chiesto spiegazioni dopo il fermo ieri per quattro ore del diplomatico Ignacio Perez Cambra, che aveva assistito all’inizio della manifestazione di protesta contro il regime vietata dalle autorità. Madrid non esclude il richiamo per consultazioni del proprio ambasciatore in Iran.