Culture

L’Iqbal esce dall’Arci: “Non ci ha sostenuto” [audio]

All’epilogo della vertenza di sfratto, il circolo lascia via della Barca, presto riaprirà in zona Corticella. Intanto denuncia la complicità dell’Arci con una politica ostile agli spazi di aggregazione: “Assistiamo alla morte culturale di Bologna”.

25 Settembre 2012 - 17:25

Dopo quasi due anni di vertenza anti-sfratto si conclude l’esperienza del circolo Iqbal Masih in via della Barca, costretto ad andarsene entro il 30 settembre. Tutto per colpa di una speculazione edilizia della proprietà, e di una sostanziale indifferenza delle istituzioni. Ma oltre alla miopia di Palazzo d’Accursio salta agli occhi il comportamento dell’Arci, che in quanto associazione per la promozione di attività culturali nulla ha fatto o quasi per farsi carico dell’emergenza di Iqbal. Di qui la decisione del Collettivo Iqbal di uscirne, e di costituirsi in associazione, in vista della prossima riapertura di uno spazio in zona Corticella.

Riassumendo il percorso di questi due anni,  dagli incontri tra il circolo e gli assessori Malagoli e Ronchi a lungo attesi è emersa soltanto la proposta di affittare uno stabile in via San Carlo. Con affitto calmierato, ma con una ristrutturazione di 70-80000 euro a carico di Iqbal in contropartita, il tutto per uno spazio piccolo e inadeguato. In sostanza, un “contratto capestro”, una proposta che Iqbal non poteva accettare: “Non cercavamo un’agenzia immobiliare. Noi, ponendo il problema della sopravvivenza di un circolo che ha un valore sociale e politico per la città chiedevamo che il Comune si facesse carico di questa situazione di emergenza. Il Comune lo ritenevamo un interlocutore politico, così come l’Arci. Se no ci saremmo cercati uno spazio per conto nostro.” Il problema è che “evidentemente, questo posto per il Comune è un posto scomodo”.

Atteggiamento simile dal lato dell’Arci, che dal canto suo si è limitata a fare da tramite per questi incontri inutili, e ad abbuonare al circolo due quote annuali durante momenti di difficoltà. Ma negli ultimi mesi “nessuno dell’Arci si è fatto vedere”. Un atteggiamento che ha motivato il collettivo a uscire dall’Arci dopo 13 anni, in polemica con le scelte fatte dall’associazione durante questo percorso, perché un’associazione che anche per statuto dovrebbe mettere in primo piano la socialità e la cultura, in realtà ha dimostrato di “non voler farsi carico dell’emergenza di Iqbal e dell’importanza di questo posto”. Tra l’altro, ricordando come lo scorso anno Iqbal Masih abbia portato 900 tesseramenti, il collettivo aggiunge: “noi l’Arci l’abbiamo sostenuta, sono loro che non hanno sostenuto noi”.

A mo’ di replica il vicepresidente dell’Arci Federico Palma fa sapere che l’associazione “non ha a disposizione un patrimonio immobiliare da mettere a disposizione delle associazioni affiliate”, e rivendica di aver svolto un ruolo di mediazione con la proprietà e con il Comune, “per consentire al circolo di mantenere la propria sede storica fino ad oggi e di ricevere proposte per trovare una nuova sistemazione”.

Si apre ora una fase di transizione, con la scelta di costituirsi in associazione e di trasferirsi in Corticella, in uno stabile in affitto. Il posto è stato trovato in zona artigianale, ben lontana dal centro e dai quartieri: cambierà quindi la socialità e il rapporto con la città. Anche questo aspetto evidenzia come sia in atto da anni a Bologna un processo di allontanamento progressivo delle realtà di cultura e socialità libera: “una volta i posti che creavano socialità erano all’interno della città. Ora Bologna è come se si fosse creata uno scudo a protezione del centro, e le realtà di aggregazione giovanile si spostano nella cintura periferica”. Effetto anche di una politica che ha progressivamente tolto sostegno alle attività culturali e di socialità: “ipotizziamo incapacità a governare, o malafede, o scelte politche che portano soltanto a sostenere progetti privi di contenuto”.

Sabato prossimo intanto è prevista una festa di strada per salutare il quartiere e i locali storici del circolo, appuntamento alle 15 al “treno” della Barca.

> Vai allo speciale di giugno sul circolo Iqbal

> Ascolta la conferenza stampa: