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“Inaccettabile mensa a sei euro”, torna l’autoriduzione

Il Cua dà notizia che duecento studenti hanno pagato metà del prezzo previsto. Dall’Ateneo “non si vedono risposte concrete ai bisogni degli studenti, torneremo giovedì prossimo”.

20 Aprile 2016 - 19:44

Autoriduzione in mensa (foto Cua)Quest’oggi abbiamo messo in campo la prima autoriduzione dell’anno alla mensa universitaria, innaugurando così lo sportello per il diritto allo studio “Mo’ Basta”.

Circa duecento studenti si sono autoridotti il pranzo in mensa, riuscendo nuovamente a dimezzare i costi del pasto completo. Con questa iniziativa vogliamo dare un segnale chiaro alla governance universitaria: non è accettabile pagare sei euro per un pasto, non è accettabile trascorrere ore in coda ogni giorno per poi trovarsi a mangiare in una mensa sofraffollata, per questo torneremo in mensa giovedì prossimo, e continueremo la mobilitazione finchè non riceveremo risposte concrete dall’università!

Nonostante le dichiarazioni di apertura e dialogo con gli studenti che hanno caratterizzato la nuova giunta Ubertini sin dal suo insediamento, continuano a non vedersi delle risposte concrete a quelli che sono i diversi bisogni degli studenti; l’accesso alla mensa ad un prezzo agibile è uno di questi. Ancora una volta abbiamo dimostrato che organizzandoci collettivamente possiamo accedere ai servizi che ci vengono negati quotidianamente.

Con questa consapevolezza nasce lo sportello Mo’ Basta, che intende raccogliere tutte le problematiche relative al diritto allo studio, ai servizi e al reddito, aprendo nel cuore della zona universitaria uno spazio di ascolto dove tutte e tutti avremo modo di organizzarci per trovare delle soluzioni possibili ai problemi che viviamo nella nostra città e nella nostra università.

Lo sportello è aperto tutti i mercoledì dalle 12.00 alle 16.00 al 38 di via Zamboni.

A partire dalla mensa quello degli studenti è stato un segnale chiaro: MO’ BASTA!

Collettivo Universitario Autonomo