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In Tribunale per il furto di una scala? “Ridicolo e inutile siparietto”

Eat the Rich ricostruisce i fatti delle ultime ore. Attestati di solidarietà da Social Log (“Occupare è una giusta pratica”) e Hobo: fogli di via destinati “a chi si è opposto a un regime securitario”.

12 Giugno 2017 - 20:38

A seguito del presidio di questa mattina in solidarietà agli attivisti trattenuti e processati con l’accusa di furto – a cui si aggiungono i fogli di via comminati a circa dieci persone – i due processati sono stati rilasciati senza che venissero loro imposte misure cautelari. Così la Rete Eat The Rich in un comunicato inviato in redazione nel pomeriggio: “Ore 15 e 30 gli ultimi due compagne sequestrate dalle forze dell’ordine e portati in tribunale sono state finalmente liberati, senza l’applicazione di nessuna misura cautelare a loro carico. Volgono così al termine queste ore tanto infami quanto ridicole. Diciannove persone fermate e portate in questura ieri tra le otto e le nove di mattina. diciassette di questi sequestri si sono conclusi solo dopo diciotto ore. Ventinove, invece le ore complessive dello stato di arresto per le altri due. Più di sei ore è durato infine il partecipato presidio di solidali e complici cominciato questa mattina alle ore nove davanti al tribunale di via Farini. Questo il ridicolo bilancio di tempo sprecato dietro ai capricci delle forze dell’ordine. A spreco si aggiunge altro spreco, quello delle scartoffie prodotte dalla questura nelle ultime ore nel tentativo fallito di intimorirci e infastidirci. Il quadretto che si è andato componendo nella giornata di oggi, francamente ci fa solo ridere. Una delle zone più ricche della città, zona che siamo stati felici di ridipingere con striscioni cori e peroni, tappezzata con uno spropositato dispiegamento di forze dell’ordine pronte a garantire il doveroso sviluppo del temibile processo in corso. Il reato contestato, come già abbiamo avuto modo di comunicare, è il furto, alquanto dubbio, di un pericoloso oggetto di valore, utilizzabile tanto come arma quanto come preziosa merce da vendere sul mercato nero: una scala. Dopo aver svuotato celle e cellette della questura ed esserci riunite alle nostre compagni, ribadiamo con forza quanto questo ridicolo siparietto sia stato del tutto inutile: non ci fermerà una scala. Una risata vi seppellirà”.

Anche Social Log e Hobo hanno espresso sulle proprie pagine facebook la solidarietà agli arrestati e a coloro che sono stati colpiti dai fogli di via. Così gli attivisti per il diritto alla casa: “In solidarietà nella lotta! Esprimiamo solidarietà a tutti i compagni e le compagne che in questi giorni sono stati aggrediti dalle iniziative della questura di Bologna che ha colpito con fermi e fogli di via numerosi attivisti e militanti venuti da fuori città o residenti nel territorio. In particolare vogliamo rivendicare la giusta pratica dell’occupazione di stabili abbandonati davanti alla repressione che hanno dovuto subire gli attivisti e le attiviste della rete Eat the Rich tratti in fermo per ore, e per due anche processati in direttissima, per aver tentato di riappropriarsi di uno spazio. Non accetteremo mai e saremo sempre indomabili a nuove e vecchie logiche di repressione e criminalizzazione del dissenso e delle pratiche di solidarietà, mutualismo e autogestione. Solidarietà a tutti e tutte! Occupare è giusto! Praticare libertà di movimento conflittuale un dovere!”

Queste invece le parole di solidarietà di Hobo: “Stamattina siamo stati davanti al Tribunale di via Farini, per il presidio di solidarietà per i/le compagn@ di Eat the Rich fermati ieri. Abbiamo passato tutta la mattina in attesa di due compagni processati per direttissima per furto, semplicemente per aver preso una scala; mentre per gli altri e le altre è già entrato in vigore il foglio di via. Compagni e compagne che vivono questa città sono stat@ costretti ad abbandonarla in fretta e furia solo perchè si sono opposti al regime securitario che hanno instaurato questura e amministrazione PD”