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In tanti per difendere Vag61 e il Lazzaretto

Un centinaio di persone al presidio per la difesa di Vag61 e del Lazzaretto, presentata una documentazione delle tante attività sviluppate nei due spazi, le accuse del Pdl sono “false, prestestuose e senza alcuna prova”.

02 Luglio 2010 - 19:38

Circa un centinaio di persone hanno portato questa mattina la propria solidarietà ai centri sociali Vag61 e Lazzaretto, bersagli degli attacchi di due esponenti del Pdl:  il deputato e coordinatore provinciale Enzo Raisi e l’ex consigliere di quartiere Alessandro Dalrio.

I due nella tarda mattinata di oggi hanno convocato una conferenza stampa volta a denunciare le presunte irregolarità dei due spazi  chiedendone, di fatto, la chiusura. Le accuse? molto vaghe e pretestuose a guardare  i fatti: sostanzialmente si accusano i due spazi di essere delle discoteche aperte fino all’alba, ma quando si fa notare ai due che gli stessi vigili urbani hanno certificato, nei loro periodici controlli, che non ci sono irregolarità e che la musica viene spenta presto senza arrecare disturbo il coordinatore del Pdl locale si inalbera dichiarando che denuncerà i vigili per omissione di atti d’ufficio. Ma le accuse senza prove non finiscono: Dalrio si lancia nel dire che Vag61 non ha pagato una multa del 2008, contro la quale però è stato fatto regolare ricorso al giudice di pace e si è ora in attesa della sentenza, e afferma che non viene pagato regolarmente l’affitto al Comune per gli spazi di via Paolo Fabbri, peccato che anche per questo il giovane ex consigliere non porti alcuna prova.

Da parte loro i partecipanti al presidio, convocato un ora prima della conferenza stampa del Pdl, rispondono mettendo in evidenza i progetti che vengono quotidianamente portati avanti nei due spazi autogestiti: dalle attività del media center di vag, al mercatino dei produttori biologici, al progetto “inCassati”, alle collaborazioni con dormitorio e drop-in adiacenti, fino ad arrivare ai molteplici laboratori e corsi messi in piedi dal Lazzaretto, e documentano le iniziative attraverso materiale cartaceo e video.

Quelle di Raisi e Dalrio “sono tutte balle”, in particolare per l’ex consigliere di quartiere sono finalizzate ad ” uno squallido interesse carrieristico ed elettoralistico”, è in corso da tempo da parte sua “una campagna per spaventare i residenti”.

Al presidio presenti gli attivisti di Bolognaprendecasa, gli attivisti degli altri spazi sociali cittadini: il Laboratorio Crash!, il Tpo e Xm24, del Coordinamento Precari Scuola, che da mesi lotta contro la scuola devastata imposta dalla Gelmini e che a Vag61 ha trovato spazio per riunirsi e per le proprie iniziative, il Gasbo e l’associazione dei produttori biologici “Campi aperti”.