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In Comune pronta la delibera: un altro milione di euro per le scuole private

La Giunta approverà la delibera martedì, mentre per il giorno prima è attesa la decisione sulla possibilità di svolgere il referendum. Usb: dall’amministrazione “balle colossali”.

23 Giugno 2011 - 15:01

Martedì la Giunta del Comune di Bologna, poche ore dopo il responso definitivo sul referendum atteso per lunedi’, darà già il via libera al milione e 50.000 euro di finanziamenti alle scuole paritarie per il 2011-2012. Una cifra uguale a quella dello scorso anno. Si tratta della proroga di un anno delle convenzioni annunciata dal sindaco Virginio Merola e illustrata oggi dall’assessore all’Istruzione, Marilena Pillati, ai presidenti di quartiere: “E’ un segnale di grande responsabilita'”, dice l’assessore.

Sull’argomento interviene il sindacato di base Usb, che attacca l’ammnistrazione con una nota: “Merola per sostenere la validità delle proprie scelte, al cui seguito si e’ aggiunta anche Sel ha sostenuto che la delibera di finanziamento alle scuole private deve essere votata per non lasciare nessun bambino a casa a settembre. Una balla colossale che viene propinata ai cittadini”.

Inoltre, ricorda l’Usb, “alla volontà di continuare a finanziare la scuola privata, si affianca il tentativo di far passare in sordina l’imminente licenziamento di oltre cento precarie del settore educativo alle quali scadrà il contratto fra 7 giorni! L’Assessore Pillati, che aveva incontrato le lavoratrici in occasione della loro protesta il primo giorno di consiglio e che aveva garantito un incontro specifico, ha prima dichiarato, nelle stanze chiuse di una trattativa sindacale, di condividere il progetto riorganizzativo della Cancellieri che porta appunto ai licenziamenti e poi beffardamente ha convocato l’incontro per le precarie per il 7 luglio, quando queste saranno già disoccupate. L’unica differenza che notiamo nell’operato di questa giunta sul tema del referendum e del precariato, rispetto al governo nazionale e’ semplicemente la maggiore dose di gattopardismo che lo contraddistingue. Un gattopardismo che mostra già la corda mettendo in evidenza comportamenti in contraddizione con le dichiarazioni di vicinanza agli interessi dei lavoratori e dei settori popolari”.