Acabnews Bologna

Il Primo maggio non si lavora: “Noi non siamo in vendita”

Presidio dell’Usb davanti a Zara: “Al fianco dei lavoratori per dire no a questo modello di consumo. Quello di oggi non è un giorno qualsiasi”.

01 Maggio 2016 - 19:57

usb#noiNONsiamoinvendita è l’hashtag che ha accompagnato le iniziative del Primo Maggio in tutta Italia contro l’apertura di negozi e centri commerciali e per potersi riappropriare di una festività che qualcuno vorrebbe sopprimere, finanche nella memoria e nel suo significato più profondo. L’Usb anche a Bologna ha promosso un presidio davanti i negozi Zara in contemporanea con Roma, Milano, Firenze, Napoli, Bari e Vicenza, al fianco dei lavoratori per dire NO a questo modello di consumo. Il Primo Maggio non è un giorno qualsiasi. Eppure tanti lavoratori del commercio sono costretti a passare questo giorno di festa nei negozi del centro delle nostre città, tra gli scaffali di un supermercato o all’interno di un centro commerciale di periferia.

L’80% dei lavoratori del commercio e della grande distribuzione sono donne. Il lavoro nei giorni festivi sta rendendo loro la vita sociale e familiare impossibile tra l’altro con contratti part time, precari e con salari bassissimi che occupano tanto tempo e restituiscono pochissimo reddito.

Con la lotta nella giornata più importante per i lavoratori di tutto il mondo, intendiamo rimettere al centro il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori alle feste, ad un salario e ad un lavoro all’insegna della dignità, e vogliamo affermare il diritto di critica e di rappresentanza di un sindacato fuori dal coro, che ha scelto bene da che parte stare.

Usb