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Il Primo maggio di chi lotta [foto]

Cortei, parade, incontri e socialità: ieri tante piazze per la giornata di mobilitazione messa in campo da sindacati di base e movimenti indipendenti in occasione della Festa dei lavoratori.

02 Maggio 2018 - 12:15

Tante piazze, tante manifestazioni ieri a Bologna per il Primo maggio dei sindacati di base e dei movimenti indipendenti che hanno deciso di cogliere l’occasione della Festa dei lavoratori per mettere in campo una giornata di mobilitazione.

E’ il caso dei ciclofattorini: “Centinaia e centinaia di rider, giovani, precari-e hanno partecipato alla May Day Parade – Riders Pride! che ha attraversato le strade della città rivendicando dignità, diritti e tutele, non solo per noi ma per tutt@! Grazie a coloro che ci hanno creduto ed hanno partecipato con noi a questa giornata straordinaria”, scrive Riders Union, segnalando che “sono anche le piattaforme a doversi fermare, perché noi ci siamo dimostrati indisponibili a lavorare a queste condizioni”: fino a sera si sono registrati “seri disservizi”.

Questo nonostante le “contromosse” tentate dalle aziende “per arginare l’astensione dal lavoro dei riders di tutta Italia”, ha segnalato Riders Union: “Deliveroo, come ormai ci ha abituato, rinuncia alla comunicazione con i propri lavoratori e si limita a far apparire per la prima volta dei bonus per cercare di comprarsi qualche crumiro. Foodpony invece ha scritto una lettera ai propri ‘collaboratori’ bolognesi per cercare di convincere qualche lavoratore in più a mettersi in turno e a non partecipare a quella che loro definiscono ciecamente una manifestazione dei riders di altre aziende. Fanno anche seguire una serie di diritti che garantiscono ai loro ‘collaboratori’, dimenticandosi però di far riferimento a quelle che sono state le richieste dei lavoratori durante lo sciopero del 23 febbraio”.

Protagonisti di un corteo internazionalista i Si Cobas, che durante la manifestazione hanno scritto: “Le lotte che quotidianamente pratichiamo nei nostri posti di lavoro ai margini delle periferie oggi le portiamo al centro di Bologna! Oggi non festeggiamo, oggi vogliamo far sentire la nostra voce, la nostra rabbia, la nostra forza, la nostra volontà di cambiare questo infame sistema basato sullo sfruttamento dell’essere umano! Forza Si Cobas ! Sempre avanti con la lotta!”.

L’Usb ha organizzato un’intera giornata in piazza dell’Unità, pensata come “giorno di incontro tra lavoratori, pensionati, studenti, uomini e donne dei quartieri, delle periferie, della provincia, della regione tutta”, per “costruire spazi di aggregazione popolare in un quartiere popolare, perchè solo unendo le forze possiamo aspirare a dare un nuovo volto alle nostre città: combattere il fascismo, il razzismo, lo sfruttamento e la repressione vuol dire anche e soprattutto questo”.

Riferisce per finire l’Sgb: “Oltre 200 lavoratori in presidio in piazza Liber Paradisus, davanti all’ufficio delle Poste italiane per protestare contro i licenziamenti politici e di massa. Il corteo partito al grido di ‘il lavoro non si tocca, lo difenderemo con la lotta’ e ‘lotta dura senza paura!’ si è concluso davanti la nuova sede Sgb di Via Zampieri 12 con un comizio sul significato del nostro primo maggio, un buffet organizzato dai lavoratori Sda e un brindisi organizzato dai delegati di pubblico impiego per lo straordinario risultato alle recenti elezioni Rsu. Chi lotta ha il diritto di festeggiare perché festeggia la dignità che con la lotta può dimostrare”.