Siglata la convenzione che assegna al centro sociale la palazzina dell’ex Dazio in via Mattei. Il Pdl annuncia però un esposto alla Corte dei conti.
Nonstante le dimissioni del sindaco di Bologna, il Lazzaretto potrà contare per un anno e mezzo su una nuova casa: la palazzina dell’ex Dazio in via Mattei. Dopo giorni di mobilitazione e di lotta “abbiamo firmato la nuova convenzione ed abbiamo le chiavi del nuovo spazio”, annunciano gli attivisti del centro sociale. E visti “i tempi ristretti e la montagna di lavoro che ci sta da fare per traslocare il tutto, vi chiediamo collaborazione, qualunque sia, un furgone, una macchina, due braccia, un sorriso”.
La firma della convenzione è arrivata il 27 gennaio, alla vigilia delle dimissioni formali da parte di Delbono. Nel testo si riconosce che nella vecchia sede il Lazzaretto ha svolto un lavoro “meritorio e produttivo di riscontri positivi per la citta’ avendo costruito, in zona periferica, un polo di aggregazione giovanile che ha favorito l’integrazione socio-culturale”.
In via Mattei, pero’, il Lazzaretto potra’ organizzare solo “seminari e laboratori” perche’ li’ “sono espressamente vietate attivita’ rumorose”, che comportino la partecipazione di un “pubblico numeroso” e turbino la “normale attivita’ del quartiere”. Per i concerti, insomma, il Lazzaretto dovra’ utilizzare la sede del Link in via Fantoni. Sull’assegnazione dell’ex Dazio, però, continuano le proteste del centrodestra: proprio oggi il Pdl ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto alla Corte dei conti contro il Comune.