Attualità

Il conto alla rovescia per il 15 ottobre

Gli universitari del Knowledge Liberation Front, dopo l’assemblea nazionale di martedì, promuovono una settimana di mobilitazioni nei territori prima della giornata internazionale contro finanza e austerity

15 Settembre 2011 - 16:51

“Dalle università verso il 15 ottobre.. E oltre!”

Nell‘assemblea svoltasi martedì 13 Settembre all’università di Bologna un
ricco dibattito ha segnato un primo importante momento verso l’autunno
delle lotte. Tante realtà, nelle loro eterogeneità, hanno condiviso un
punto di vista nella crisi, discusso della partecipazione dei meeting
transnazionali di Barcellona e Tunisi e lanciato alcune scadenze di
mobilitazione verso la data internazionale del 15 Ottobre.

La nuova soggettività sociale in movimento per tutto il pianeta, quella
generazione del debito composta in prima fila da giovani proletari delle
metropoli, studenti e precariato cognitivo, è emersa nell’ultimo anno di
global crisis con forme comuni pur nelle specificità territoriali.

L’acuirsi dell’attacco alla vita portato avanti dagli organismi finanziari
pone come strategico ed irrinunciabile potersi confrontare sul terreno
transnazionale. Non c’è nessun rimpianto per sovranità nazionali né monete
alle quali ritornare! Il tempo e lo spazio della crisi sono un terreno di
possibilità per sperimentare nuove forme collettive di autogestione,
autorganizzazione e costruzione di autonomia su una dimensione che eccede
gli angusti confini statali. Non c’è nulla da difendere dell’università
baronale, della riforma permanente, del 3+2, dei saperi dequalificati,
degli stage e tirocini gratuiti, delle barriere di gerarchizzazione
all’accesso ai saperi e della formazione. Niente da difendere nella
precarità, nella disoccupazione e nel lavoro sempre più sfruttato, né
adottare strategie resistenziali verso le forme di welfare governamentale.
La rappresentanza in crisi, lo scarto sempre più profondo fra governanti e
governati, è un terreno che va approfondito e portato al parossismo.

Oggi è il tempo per i movimenti di rifiutare ogni forma di recupero
istituzionale e di rappresentanza, di mediazione. E’ il tempo di
organizzare il rifiuto del debito e praticare il diritto all’insolvenza,
che significa immediatamente individuare come controparti banche, borse,
agenzie di rating e organismi che dettano austerità sulle nostre esistenze
e imporre l’erogazione di denaro senza restituzione. E’ il momento di
costruire nuove spazialità, forme transnazionali euromediterranee del
conflitto, con la capacità di localizzare nelle piazze e nei quartieri.
Sappiamo che l’attuale casta politica e le cricche della finanza globale
non cadranno da sole.. Noi siamo la loro crisi!

Nel meeting che sta iniziando a Barcellona faremo conricerca e conoscenza
delle realtà delle acampadas spagnole, delle forme là sperimentate di
costruzione di autonomia e delle pratiche di democrazia diretta. A Tunisi
conosceremo le forme insurrezionali, la potenza di quel que se vayan todos
che dall’argentina del 2001 ha raggiunto le piazze arabe, con l’ambizione
di produrre un effetto risonanza anche oltre le sponde del mediterraneo.
Il 17 Settembre ci sarà un nuovo appuntamento globale di lotta: in molti
continenti verranno messe in campo iniziative contro le Borse, e anche
Piazza Affari si connetterà a quest’onda di lotte globali che cresce e che
nella giornata del 15 ottobre vedrà un momento importante. Una data che
vedrà sollevarsi all’unisono tantissime piazze in tutto il globo. Crediamo
fondamentale che il 15 Ottobre in Italia non sia la data della
rappresentanza in nessuna sua forma, ma un momento di espressione dal
basso e di lancio verso l’autunno del conflitto sociale. Per questo
proponiamo e promuoveremo in tante città una settimana di mobilitazione
dislocata nei territori dal 7 al 14 ottobre verso il 15 ottobre globale..
e oltre!

Realtà promotrici del KLF