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Il Comune gioca una carta da soli 30 posti, ma la protesta dei senza dimora continua

L’amministrazione propone la riapertura dell’asilo notturno di via Lombardia, ma senza fare chiarezza sul nodo della residenza. “Cercano di aggirare il problema”: la protesta va avanti.

05 Aprile 2011 - 20:16

Il Comune di Bologna ci ha provato con una sorta di elemosina: una trentina di posti letto per convincere i senza dimora ad interrompere la protesta in corso da giorni fuori da Palazzo D’Accursio. Il tentativo, però, è andato a vuoto. “Cercano di aggirare il problema”, è la replica dei senza dimora. E’ confermato, quindi, l’appuntamento di venerdì per la Sleep Out Night.

L’amministrazione ha formulato la propria proposta durante un incontro svolto oggi con una delegazione di manifestanti. La richiesta è stata quella di concludere immediatamente il presidio sotto le finestre del Comune in cambio dell’impegno “a mettere a disposizione entro pochi giorni ulteriori 30 posti letto per rispondere al bisogno di chi dorme in strada”. In sostanza, l’amministrazione ha promesso di riaprire il dormitorio di via Lombardia, chiuso nei mesi scorsi, garantendo in questo modo i posti in piu’. Il Comune, tra l’altro, ufficialmente ha chiesto di terminare il presidio anche perchè sono necessari “lavori urgenti” alla facciata di Palazzo D’Accursio.

La proposta non ha convinto pero’ i manifestanti, che reclamano piu’ assistenza. “Cercano di aggirare il problema- spiega Djamel, al termine dell’incontro- stamani hanno promesso la riapertura immediata del centro in via Lombardia, ma non hanno specificato se sarà aperto a tutti, o solo ai residenti. Ci riuniremo questa sera per un’assemblea in piazza Maggiore per decidere come proseguire la protesta”.