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“Il Comune nega le assemblee? Noi ce le prendiamo!” [foto]

Stamattina flash mob “contro la nostalgia del sindacato unico” dei dipendenti comunali sotto Liber Paradisus. Cub-Cobas: “Da Merola politiche antidemocratiche e antipopolari”.

17 Febbraio 2016 - 12:42

“Ci negano le assemblee? Noi ce le prendiamo!”. Flash mob dei dipendenti comunali sotto la sede di piazza Liber Paradisus dopo la stretta sulle assemblee sindacali decisa dalla Giunta Merola. L’iniziativa, targata Cub-Cobas, è andata in scena stamattina. “Contro la nostalgia del sindacato unico”, è lo slogan che campeggia sul volantino delle due sigle di base.
“Le lavoratrici ed i lavoratori del Comune di Bologna- sempre dal volantino- piangono la morte prematura delle assemblee libere e ringraziano il sindaco Pd Merola per la sua politica antidemocratica, antisindacale e antipopolare, sempre al fianco dei soliti poteri forti saccheggiatori delle risorse di Bologna”.

Cub e Cobas spiegano così le ragioni della protesta: “Il sindaco Merola sperpera i soldi di tutto il personale per premiare amici e consulenti, Apo e Ipr, e li nega per gli incentivi, le progressioni economiche orizzontali, le indennità, il vestiario. Il sindaco Merola in difficoltà pensa bene di irridere e attaccare sui giornali le/i lavorat* pubblic*, meglio se non iscritti a Cgil, Cisl e Uil (maestre, educatrici, polizia municipale). Il sindaco Merola sostiene che in un anno sono state fatte ben 158 assemblee. Forse su Marte. Il sindaco Merola non ha trovato di meglio che nascondersi dietro la polizia per non ricevere le maestre comunali e le sigle sindacali di base. Il sindaco Merola non autorizzerà più le assemblee indette solo da una delle altre sigle (Usb, Adi, Sulpm/Diccap, Cub-Cobas), mentre quelle richieste dalle sigle confederali non subiranno alcuna riduzione”.