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Il Comune batte un colpo: niente sale a Casapound

Un nuovo regolamento che nella sostanza dovrebbe limitare l’uso degli spazi del Comune per i “fascisti del terzo millennio”. Intanto, però, proprio domani Casapound organizza un’iniziativa alla Sala dell’Angelo del quartiere Santo Stefano.

18 Dicembre 2009 - 15:56

Dopo le gravi affermazioni dell’assessore Lazzaroni (Casapound “un’associazione come le altre”), dopo le ripetute ambiguità sulla concessione di sale di quartiere a fascisti “del terzo millennio” o meno, dopo il silenzio tombale delle istituzioni di fronte al concerto nazirock organizzato nell’anniversario della strage di piazza Fontana… il Comune di Bologna batte finalmente un colpo e si muove per limitare le possibilità che in futuro i propri spazi vengano utilizzati da chi propaganda idee xenofobe, sessiste e autoritarie.

La commissione Affari istituzionali di Palazzo D’Accursio ha dato il via libera oggi al regolamento per l’utilizzo delle sale comunali e per la concessione del patrocinio. Tra i vari divieti (‘no’ a finalita’ commerciali o di vendita, salvo iniziative benefiche, e ‘no’ ad attivita’ di culto), il Pd ha chiesto anche di “porre un argine all’utilizzo delle sale da parte di associazioni che hanno finalita’ contrastanti con il regolamento e lo statuto del Comune”. Il riferimento, pur senza nominare mai l’associazione, e’ a Casapound. “Non vogliamo limitare la liberta’ di associazionismo- spiega il Pd- ma non si puo’ concedere una sala comunale a chi inneggia al fascismo o fa iniziative a favore della pena di morte”. La richiesta del Pd viene raccolta dalla Giunta. “Se Casapound chiede una sala a Palazzo D’Accursio o ai Quartieri- afferma il capo di gabinetto Giuseppe Cremonesi- bisogna valutare se le finalita’ dell’associazione convergono con quelle della democrazia e del Comune. Io, personalmente, dubito che Casapound sia in linea da questo punto di vista”. La responsabile dell’area tecnica Affari istituzionali, Francesca Bruni, aggiunge che la precisazione sulle finalita’ non in contrasto con lo statuto comunale sara’ inserita anche nel regolamento delle libere forme associative.

Ora, naturalmente, si tratterà di vedere se il Comune darà seguito concreto a quanto emerso oggi da Palazzo D’Accursio nei confronti di Casapound e soprattutto se il “nuovo corso” non sarà utilizzato per limitare le possibilità di espressione ed associazione anche di realtà che con il fascismo non hanno nulla a che vedere, ai collettivi, ai comitati, alle reti cittadine.

Intanto proprio domani, sabato 19 dicembre, Casapound avrebbe in programma un’iniziativa alla Sala dell’Angelo di via San Mamolo. Sala del quartiere Santo Stefano, amministrato dal centrodestra. La stessa che sabato scorso ha ospitato un’iniziativa dell’associazione di estrema destra Edera, per di più con il patrocinio del Quartiere e del Comune. Al di là dell’entrata in vigore del nuovo regolamento, viste le dichiarazioni di oggi non sarebbe il caso che Palazzo D’Accursio cominciasse già da domani a fare in modo che venga rispettata la storia antifascista della città di Bologna?