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Ikea, Si Cobas: “Fine super sfruttamento nella logistica è frutto di quelle battaglie”

Dal sindacato di base solidarietà ai condannati per la manifestazione del 2012 all’esterno dallo store di Casalecchio: “Giudici non hanno fermato l’allora nascente movimento dei facchini”.

05 Febbraio 2016 - 19:28

Solidarietà incondizionata ai compagni condannati

Ikea, manifestazione dicembre 2012Apprendiamo della condanna nei confronti dei compagni che il 18/12/2012 hanno partecipato con noi all’iniziativa “Blocchiamo Ikea” tenutasi davanti al negozio della multinazionale svedese di Casalecchio di Reno (Bo).

Allora, in una fase in cui le cooperative di Ikea avevano deciso di sospendere decine di operai scioperanti rei di avere richiesto la fine delle disparità in merito alla distribuzione dell’orario di lavoro e paghe in linea con i contratti collettivi, quella giornata di solidarietà contribuì anch’essa a rafforzare la lotta di quei operai licenziati. Infatti, pochi giorni dopo la vertenza fu vinta dopo una estenuante trattativa presso la Prefettura di Piacenza.

Come sappiamo la giustizia borghese riesce nei tribunali a colpire quei compagni che generosamente si spendono nelle varie lotte. Ricordiamo, viceversa l’esito del processo contro tutti i compagni inquisiti per avere sfidato la Bennet di Origgio, un processo che nelle intenzioni voleva non solo condannare i militanti coinvolti ma la stessa forma di lotta che i facchini avevano messo in atto e che divento’ un clichè per le lotte sucessive. Anche allora pero’ nelle aule giudiziarie si e’ cercato di colpire chi lottava contro la Bennet e il Consorzio Cal (sempre Il fornitore contro il quale in negli ultimi due mesi stiamo lottando alla Bormioli di Fidenza).

Gli esempi citati, finiti nelle aule giudiziarie, non hanno comunque fermato l’allora nascente movimento dei lavoratori della logistica.

Ad anni di distanza l’attuale struttura consolidata del Si Cobas è frutto di quelle battaglie, così come le conquiste salariali e la fine del super sfruttamento nei magazzini della logistica in cui siamo intervenuti, per arrivare agli accordi nazionali siglati con i 5 grandi committenti della corrieristica e, per finire, passando per tre scioperi generali di settore, con lo storico (per un sindacato di base) tavolo ottenuto con l’organizzazione padronale Fedit.

Tali lotte funsero da collante fra il mondo del lavoro e una moltitudine di realtà solidali (operai, disoccupati, studenti, occupanti di case) per un costante intervento all’interno del settore della logistica che, a posteriori, avranno una pagina nei libri di storia del sindacalismo italiano degli anni duemila. Quelle lotte costituiscono le fondamenta di un sindacato che non lotta soltanto per la difesa delle condizioni attuali di vita ma propugna l’unità di classe al fine di abbattere il sistema capitalista.

Siamo vicini ai compagni colpiti consci che il manganello e la legge sono degli strumenti a disposizione dello stato borghese per mantenere le masse proletarie al giogo del modo di produzione capitalistico… per il quale è inevitabile il suo tramonto comunque per la via rivoluzionaria del movimento proletario.

Solidarietà ai compagni colpiti dalla giustizia borghese.

Si Cobas Bologna