Acabnews Bologna

Ikea, liberato dai domiciliari l’attivista arrestato a novembre

Ma per Vincenzo, contestualmente, è scattato il divieto di dimora per i tafferugli di piazza Verdi. Crash: “Il 10 ottobre giornata di lotta per chiedere la liberazione di tutte/i le/i compagne/i colpiti dalla repressione”.

28 Settembre 2014 - 13:19

E’ di pochi minuti fa (26 settembre, ndr) la notizia che Vincenzo è stato liberato dai domiciliari. Dopo sette mesi il nostro compagno è libero dalla misura cautelare scattata per aver difeso un presidio di lotta in solidarietà ai facchini dell’Ikea di Piacenza dalle provocazioni della digos e dei carabinieri. Intanto è nei fatti iniziato il processo che vede insieme a Vincenzo altri compagni e compagne inquisiti per l’importante iniziativa che riuscì dopo forti momenti di resistenza a far chiudere il grande magazzino Ikea di Bologna. Dopo aver ricevuto la notizia di liberazione la digos di Bologna ha consegnato la documentazione relativa al divieto di dimora per gli scontri di Piazza Verdi avvenuti lo scorso anno e che obbligano all’esilio da Bologna anche Vincenzo.

Questo evento ci dà l’occasione per esprimere ancora una volta la nostra solidarietà militante a tutti i compagni e le compagne aggrediti dalla repressione e dalle iniziative delle procure italiane. Rilanciamo la campagna per la liberazione immediata di Luca e Paolo, compagni del movimento di lotta per la casa di Roma ancora ai domiciliari, e ci uniamo alla richiesta di scarcerazione immediata per Nunzio e Marco rinchiusi in carcere solo pochi giorni fa. I generosi e degni in questa Italia governata da corrotti sono il bersaglio di aggressioni giudiziarie solo perché non abbassano la testa a tanta ingiustizia e si ribellano contro la povertà e la miseria…

Gli facciamo paura perché, come i facchini della Dielle arrestati di continuo durante i picchetti, abbiamo ragione e stiamo trovando la forza per ribaltare la situazione!

Facciamo del 10 ottobre una giornata di lotta e conflitto sociale dove la richiesta di liberazione di Luca e Paolo e di tutti i compagni e tutte le compagne colpiti dalla repressione sia l’espressione della legittimità delle nostre battaglie e conflitto sociale!

Liberi tutti, libere tutte!

Stop esilio!

Laboratorio Crash!