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I rifugiati di villa Aldini in piazza: “Dove sono i nostri diritti?”

Oggi presidio sotto la Prefettura: “Ottenuto il permesso di soggiorno umanitario, le autorità vorrebbero metterci in strada”. Tpo: “Si conferma l’inconsistenza delle politiche italiane in materia di asilo e immigrazione”.

22 Agosto 2014 - 20:38

Con i rifugiati di Villa Aldini: casa, diritti, dignità

Questa mattina, venerdì 22 agosto, i rifugiati della struttura di Villa Aldini si sono riuniti in presidio sotto alla Prefettura di Bologna per chiedere chiarimento rispetto alla comunicazione di dover lasciare il centro di accoglienza. Arrivati a Bologna lo scorso febbraio dopo essere stati recuperati nel Mediterraneo dalle fregate di Mare Nostrum, per mesi hanno atteso di conoscere l’esito della domanda di asilo. Oggi che per molti di loro è arrivato il diritto di soggiorno per motivi umanitari – la forma di protezione umanitaria riconosciuta solamente dallo Stato italiano della validità di un anno – hanno scoperto di aver perso però il diritto all’accoglienza. Insieme alla risposta della Commissione Asilo hanno ricevuto un foglio con una lista di “servizi utili”, tra cui i dormitori pubblici, le associazioni per senza fissa dimora, Caritas e parrocchie: in altre parole è stato detto loro “Arrangiatevi”!

Ancora una volta constatiamo l’inconsistenza delle politiche italiane in materia di asilo e immigrazione, improntate a creare allarme e paranoie di invasione per poi rispondere con presunti “Piani Nazionali” costosi ed estemporanei, inutili “grandi opere” dell’accoglienza che cancellano ogni possibilità di inserimento e radicamento nel territorio di chi cerca in questo paese un futuro alternativo alla miseria e alla guerra. Da Mare Nostrum alla conversione del CIE Mattei in un Hub/Cara, il governo Renzi procede in continuità con i Governi precedenti, attuando un’accoglienza respingente tesa a disperdere sul territorio europeo i migranti che si si trova costretto a salvare a pochi chilometri dalle proprie coste.

Siamo con i rifugiati di Villa Aldini sotto alla Prefettura perché insieme a loro vogliamo costruire e conquistarci accoglienza degna, diritto di asilo europeo e soggiorno permanente contro le politiche dell’emergenza.

Tpo

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> Il comunicato dei rifugiati di Villa Aldini:

Noi siamo i rifugiati di Villa Aldini, venuti dall’Africa. Siamo qui per chiedere asilo politico. Ci troviamo a Bologna da febbraio 2014. Per arrivare qui abbiamo rischiato la nostra vita, affrontando un viaggio che dal deserto ci ha portato fino in Libia, dove ci siamo imbarcati per raggiungere le coste italiane.

Noi siamo in Europa e in Italia, pensando che questi fossero paesi di Diritti: lavoro, casa, accoglienza.

Ma ora dove sono questi diritti? Adesso abbiamo ottenuto il permesso di soggiorno umanitario, ma in seguito a questo le autorità vorrebbero metterci in strada.

Cosa chiediamo:

*l’accoglienza, che è il primo passo per costruire ed affermare la nostra comune umanità

*la residenza per tutti

*la revisione del permesso umanitario in asilo politico

*il diritto ad una vita dignitosa: formazione, casa, lavoro

* un supporto a tutte le persone e associazioni di volontariato e solidali.

I Rifugiati di Villa Aldini